— 67 — ottenerli poteva bastare anco solo un generoso mecenate, un uomo di genio inspirato da un’ immensa passione per 1’ arte e caldo di patrio amore. E quest’ uomo che osasse mettere in atto il piano giä maturato doveva essere fornito di mezzi intellettuali, morali e pecuniari non comuni, doveva avere molta pazienza e grande abnegazione, ed essere disposto a sostenere lotte, sforzi, fatiche e sacrifizi tino al punto da disperare della riuscita. Ora quest’ uomo, che per aver fatto risorgere fino dal 1859 i musaici, come dimo- strerö favellando di quello splendido manufatto, a Murano e al- 1’ industria vetraria non era ignoto, ormai tutto il mondo lo sa, fu il comm. Antonio Salviati, che metto nel nostro secolo a ris- contro di quel Briati che fiori gloria imperitura di Murano nel secolo scorso. Infatti era al Salviati che chi teneva a cuore gl’ interessi e F onore dell’ Isola nostra mirava come alla stella polare, come all’ aurora di salvezza. Il Salviati, che all’ esposizione del 1864 avea ottenuto per i musaici un premio superiore alla medaglia d’ oro, vide ed esaminö i saggi dei vetri a soffio che figuravano in quella mostra, li rivide ed esaminö meglio quando passarono a Vienna, tenne conto degli apprezzamenti dati da quella capitale, comprese il piano maturato dall’ istituzione del museo, della scuola di disegno e della esposizione muranese, e seppe valutare la pe- rizia dei nostri artisti. Inoltre ebbe da Murano promesse, che non mancarono, vale a dire, ch’ egli sarebbe stato assecondato e giovalo nclF ardua impresa per tutto quello ch’ era in potere dell’ Isola, e di chi ne tutelava 1’ utile ed il decoro. Il Salviati fmalmente volle e pote: nel 1866 egli dava mano all’ opera. Ho promesso di scrivere una pagina di storia veritiera, e lo e in effetto, perche appoggiata sulla viva ed incontrastabile realtä di fatti avvenuti sei anni or sono. Non v’ ha alcuno sia italiano o straniero che oggi, vedendo i prodotti incantevoli e meravigliosi dell’ officina della societä Salviati, non rimanga stupito ed affasci- nato. Ma chi vede ed apprezza questo speciale e classico manufatto, sa egli poi rendersi ragione di quanto si abbia dovuto operare