LANE, BACHICOLTURA, APICOLTURA.
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II.
Esposizione di Bachicoitura.
II giuri della seeonda sezione del gruppo II 0 ebbe ad oecuparsi dei
prodotti e degli utensili della bachicoitura come facenti parte d’una im
portante produzione animale. Fiel campo della sericoltura il cömpito del
Giuri finiva naturalmente la dove i prodotti cessano di essere il fine di
un’industria essenzialmente agraria, quäle e la coltivazione dei bachi, ed
ove incomincia un’ industria essenzialmente manifatturiera, quäle e la
trattura della seta. Forse una tale divisione non era cosi chiaramente
intesa ed esplicitamente applicata nei paesi d’oltralpe. Costi difatti non tro-
yasi per anco attivata una generale divisione di lavoro fra il bachicoltore
ed il filandiere, per essere la coltivazione entro strettissimi limiti, e l’in-
dustria tuttora di lieve importanza. Dopo qualche discussione in proposito
il giuri si attenne al partito suaccennato, di non considerare che il
prodotto serico dell'agricoltore, il che corrisponde pienamente alla let-
tera del programma ove il giudizio sulla seta viene demandato ad un nitro
gruppo.
Con una serie di prodotti, di utensili, di modelli, di preparati, di disegni
dimostrativl e di sperimento si puö dire fosse rappresentato bastantemente,
se non in modo adequato, 1’industria bacologica di presso che tutte le
nazioni civili. Convien dire perö che il numero e 1’importanza degli
espositori e degli oggetti esposti non erano in relazione all’entitü della pro
duzione serica di eiascun paese, poiche e noto, come questa preziosa in
dustria rimane fin qui un privilegio di alcuni climi e di alcuni paesi e non
di quelle contrade in cui si teneva la mostra.
Condizioni della produzione serica in Italia e nei Nord.
Sta difatti che la produzione serica dei paesi italiani eguaglia da
se sola per valore quella di tutte le altre contrade d’Europa, e forse la
supera per pregio e qualitä. Vengono in secondo luogo per importanza di
produzione la Francia, la Spagna, il Portogallo e la Turchia, mentre si
puö dire, che in tutte le contrade piü nordiche questa coltivazione non
trovasi ancora die allo stato di tentativi pei quali e singolarmente com-
mendevole la inlraprendenza e la perseveranza di privati, di associazioni
e di governi ; ma contro cui stanno ancora immense e forse insuperabili
diflicoltä di clima, di abitudini, di costituzioni agrarie, di costruzioni
rnaneanti, di mano d’opera non istrutta ed insufficiente allo scopo. Fanno