EDUCAZIOIVE, ISTRUZIOKE E COLTURA. 3
e’ e egli di esporre tuttaqüanta la coltura d’ un paese ? Come si potrebbero
raccogliere insieme tutti gl’ indizii di essa, altrimenti che raccogliendo e
mettendo in mostra tutti i libri che vi si stampano, tutte le idee die vi si
agitano, tutti gli esperimenti che vi si fanno, tutti gli sforzi o singolari o di
molti insieme riuniti per soddisfarne i bisogni morali o per accrescerne la
vigoria, la sanitä, la ricchezza intellettuale, morale, economica ? Chi riusci-
rebbe a fare una collezione siffatta; e quando vi si riuscisse in tutti i paesi,
e cotesti indizj si mandassero da tutti in un luogo solo, perche il paragone
diventasse possibile, chi s’accollerebbe 1’impresa di paragonare, e quanto
tempo gli bisognerebbe a rnetter fuori un giudizio che paresse a lui me-
desiino di qualche peso?
Res tringiamoci, dunque, alla scuola. Ma, qui, basta poca considerazione
a convincersi che piü la scuola e alta, e meno e atta a mostrare visibil
mente nulla di se. Ne solo il grado della scuola ha efficacia sulla misura,
nella quäle essa puö estrinsecamente esporsi agli occhi; ma anche, in iscuole
dello stesso grado, 1’una puö esporre piü o meno dell’ altra, secondo le
qualitü di metodo che adopera nell’insegnamento, e le qualitä di disciplina
mentale che predilige, o la natura della scienza e delle attitudini, onde
si propone piü specialmente d’ informare lo spirito dei giovani. Esemplifi
cherei queste distinzioni, se 1’ occasione di farlo non dovesse presentarsi na
turalmente piü in lü. Ad ogni modo, quegli a cui non paressero giü chiare
di per sö, guardi quanto posto puö prendere in un’ Esposizione universale
un Giardino froebeliano, e lo paragoni con quello che sarebbe occupato da-
gl’insegnamenti di tutta una facoltä di lettere o di diritto.
Questa ineertezza propria del concetto d’una esposizione di ciö che s’ap-
partiene alla materia del Gruppo XXY1 - educazione, istruzione, coltura -
e la difficollä di effettuarne un qualunque concetto, appare palesemente cosi
nel programma della Commissione imperiale di Vienna, come nel modo in
cui ciascun Governo, che se n’e dato pensiero, l’ha praticamente eseguito.
Si guardi, di fatto, all’ampiezza delle idee dedottc nel Programma spe-
ciale distribuito da prima dalla Commissione imperiale. Rasta guardare don-
d’ essa muove: dice volere che anche 1’ educazione, 1’ istruzione, la coltura
faccian mostra di se; e il motivo di ciö essere duplice: l’uno che i prodotti
del lavoro, i quali entrano nelle gare d’una esposizione siffatta, si eon-
ncttono, come con loro causa, colle condizioni intellettuali de’popoli; l’al-
tro, - e questo motivo e di certo, come afferma la Commissione, di maggior
rilievo - che il valore della vita umana non si esaurisce nei prodotti materiali
del lavoro, e la gara dei popoli celebra i suoi trionfi anche nella lizza spi
rituale della mente e degli animi.
E delto assai bene; ma, adunque, il Gruppo avrebbe richiesto un’esposi
zione di tutti quanti gli elementi intellettuali e morali della civiltä umana?
11 Pro gramma continua ragionando quanti e quali di questi elementi si
raecolgono sotto ciascuno dei Ire nomi - educazione, istruzione, coltura.
Ma ecco, che, in questa piü minuta specificazione, V educazione si re
stringe subito a quella della piü tenera etä, e, in questa stessa, alla parte
di essa, che dipende da una certa qualitä e metodo d’ istruzione. Si vedrä,