EDUCAZIONE, ISTRUZIONE E COLTÜKA. i
grnndissima copia e precisione, e certo, se non risponde al concetto del-
l’esposizione, ha questo di bene, che da delle condizioni dell’istruzione po
polare e media nel regno quella migliore notizia, che si puö, narrando e
comparando fatti. Una informazione siffatta non uguaglia quella che si ritrae
dalla visita stessa delle scuole, o dall’esame dei mezzi e dei frutti dell’mse-
gnamento di esse; ma se questa visita non puö esser fatta, o se quest esame
non puö riuscire, che incompiuto e soverchiamente rapido, una narrazione
scritta puö non solo tenerne luogo, ma valere anche meglio.
5. II Belgio ha tenuto altra via. La gara costante e tenace nella quäle ci
vivono 1’istruzione fornita dallo Stato e quella provvista da’privati e stata
causa, che e quella e questa vi volessero dare chiara notizia di se. Perö lo
Stato ha fatto assai meno di quello che hanno fatto i privati, almeno talum
di questi. Poiche dei Governi di Europa il Belgio e forse quello che tiene la
statistica delle sue proprie scuole in migliore assetto, e la pubblica con minore
indugio, ha mandato all’esposizione una collezione compiuta, e molto bene al-
lestita di tutte le sue leggi e relazioni, aggiungendovi una carta speciale scola-
stica dei paese, nella quäle erano indicati tutti gl’instituti d’insegnamento cosi
pubblici come privati, e la spesa ehe e fatta nei primi dallo Stato. La statistica,
per se medesima, non ahhraccia e contempla che i pubblici; poiche la liberta
dei privati e intesa in cosi largo senso, che neanche si puö chieder loro infoi-
mazione di quello che fanno e che sono. Perö essi s’affrettano a manifestarlo da
se, poiche devono attirare a se la cittadinanza. L’Instituto di Carlsburg (Lus-
senhurg o belga, Comune di Paliseul), che e uno di essi, ha dato quella maggior
cognizione che potesse dei fatti suoi. E tenuto da’Fate-Bene-Fratelli; eil Di-
rettore e quattro professori hanno esposti i lor metodi d’ insegnamento nello
studio delle projezioni, dei disegno, della geografia, della storia; e hen molti
scolari, coi loro proprii nomi, hanno mandato i loro album di disegni. Nel ca-
talogo segue una narrazione di quello che sia I instituto; c certo sarebbe im-
possibile di parlarne con maggior lode; ma appunto i liberali hanno, a torto o
a ragione alfermato, che il Governo ahbia dato a Frati una grandissiifla pai te
nella collocazione e nella scelta degli oggetli da esporre, e quegli avessero fatto
il poter loro, com’era naturale, per mettere il proprio insegnamento in ottima
luce. Perö quantunque nessun’altra scuola abbia fatto il medesimo dell insti
tuto di Carlsburg, anzi non vi se ne vede nominata se non un altra sola, — una
Creche-ecole gardienne Marie Henriette d’Anversa, — non sono pochi i privati,
editori, costruttori, autori, i quali hanno mandato i loro libri o istrumenti di
istruzione, scritti o trovati da loro. Perö, con tutto questo, l’esposizione Belga
era lontana dal rispondere al programma: poiche la sua statistica non era
condotta secondo le norme ed i formolari proposti dalla Commissione impe
riale ; lasciava fuori tutti gli instituti privati, che occupano nel Belgio un cosi
grande spazio dei campo dell’insegnamento; mancavano le notizie, le prove
dei metodi seguiti nella molto maggior parte delle scuole; e le due parti dei
Programma, che prendevan nome d’educazione e di coltura, non v’erano, si puo
dire, ne anche toccate. D’altra parte, nelE esposizione Belga appariva un or-
dine di studi, che non si puö hen dire se fosse o non fosse incluso nel Pio-
gramma. poiche fu quistionato piü volte e , secondo 1 usato, non deciso in