32 GRUPPO XXVI
capaei di esposizione e di eomparazione; poiche consistono nell’uso di oggetti
intesi a eccitare nella mente ancora involuta una od altra vicenda ordinata
di nozioni. E 1’ ordine stesso col quäle si graduano le occupazioni e gli og
getti, da per se solo un sufliciente indizio del metodo, quantunque l’effettua-
zione di questo richieda una speciale intelligenza d’amore, la cui efficacia puö
essere diversissima dall’uno all’altro maestro. Resta, ad ogni modo, possibile
giudicare e determinare sin dove un tale ordine s’accordi col piü probabile
e piü utile uso delle attitudini naturali e primigenie dell’ uomo.
Qui abbiamo un primo elemento di esposizione; e appena ci avanziamo
nel recinto della scuola primaria, ne raccogliamo parecchi altri. Si possono
brevemente riassumere in questi capi:
La casa stessa in cui la scuola sta; la mobilia ond’e fornita; gli utensili
che il fanciullo adopera nell’imparare; quelli che il maestro adopera nell’in-
segnare; i mezzi coi quali 1’ insegnamento e fatfo, libri, tabelle, oggetti; i
frutti dell’insegnamento, cioe dire i lavori compiuti nelle scuole.
Queste categorie stesse valgono per le scuole superiori.
S’intende che qualcosa sfugge, ed e molto; — lo spirito stesso della
scuola; e con questa parola non voglio soltanto dire l’indirizzo morale del-
l’istruzione, I’elemento di questa inteso a educare 1’animo, ma tutta quella
vita intellettuale, onde 1’ afflato del maestro empie l’aula ed investe le menti,
che e cosi grande causa per se sola del frutto che si raccoglie. Anzi, se l’in-
dirizzo morale dell’ insegnamento si puö sino a un certo punto indurre dai
libri e dalle qualitä d’oggetti scelli a manodurre gl’ ingegni dei fauciulli,
questa vita, che dico, non ha indizj di sorte, che la dimostrino di fuori e di
lontano, se non molto languidi cd incerti.
Ed e da osservare che piü gl’insegnamenti di grado in grado diventano
alti e generali, e piü altresi la loro esponibilitä, se la parola mi s’ ammette,
scema. Un insegnamento universitario non puö esser colto nel vero e sostan-
ziale suo valore fuori dell’ aula in cui e dato. V’ e troppo puro e immediato
il riverbero d’un intelletto solo sopra i molti, che ne raccolgono la parola,
ed e troppo svariata altresi c molteplicc l’attitudine che questa suscita in
quelli. Ciö succede soprattutto negli insegnamenti di alcune discipline, che,
per non essere capaci di esperimenti o di dimostrazioni visihili, non hanno
perciö meno certa e grande eflicacia sullo spirito. Invece, piü 1’insegnamento
si circoscrive, piü ha dipendenza dalla cognizione delle cose reali e s’attiene a
queste, e maggiore altresi diventa 1’esponibilitä sua.
Tali distinzioni son naturali ed ovvie; ma bisogna accompagnarle con una
osservazione. Anclie ristretta in questi limiti 1’ esposizione scolastica interna-
zionale richiede una preparazione speciale. Un’ esposizione siffatta non puö
avere per principale e neanche per accessorio di qualche rilievo il fine
mercantile che s’annette a qualunque altra. Essa non puö avere altro og-
getto che l’accertamento dei mezzi migliori d’insegnamento, e la piü larga
e piü pronta loro diffusione. Il che non ha poca, ma grande importanza;
perche piü e cresciuto il desiderio ed il bisogno di spandere 1’ istruzione nelle
classi popolari; piü, per infinite ragioni, diventa chiara l’urgenza che l’in-
telligenza di queste migliori e s’innalzi; piü e grande c profondo il senti-