GRUPPO XXVI.
N.° 2.
PROGRAMMA SPEG1ALE PEL GRUPPO XXVI.
15 gennajo 1872.
Istruzione, Educazione e Coltura.
Gli fe un duplice motivo che assegna alla sfera dell’Istruzione, Educazione e Coltura un
posto salicnte tra gli eleraenti dell’Esposizione Universale. II primo e piü prossimo si basa
sul nesso causale tra que’moventi intelleltuali e le opere del lavoro, i cui prodotti entrano
in gara in una tale esposizione; il secondo, e di gran lunga piü importante, riposa sulla
circostanza ehe il valore dclla vita umana non e esaurito eol detto lavoro ed i suoi risultati
colla semplice produzione di cose nel senso materiale della parola, e che la gara dei popoli
celebri i suoi trionfi anche sul eampo intelletluale e morale.
Conforme alla sua denominazione, il gruppo 26 si ripartisce in tre sottosezioni:
A. Educazione.
Tutto quanto puö essere esposto in questo gruppo, verrä compreso nel << Padiglione del
fanciullino » (vedi Programma speciale, gruppo 26, sottosezione A).
Molte eose perö appartenenti all’educazione non possono mostrarsi; si puö soltanto spie-
garle e rendcrle comprensibili nei loro risultati.
Vanno tra queste annoverate la rafft gurazione grafica dello sviluppo fisico del fanciullo,
dimostrazioni in iscritlo o in eöigie riferentesi alla dietelica, alla statislica (nel piü lato
significato della parola), alla mortalilä dei fanciulli, ai trovatclli, ai presepi, agli asili e
giardini infantili e cosi via.
Il passaggio dalla prima parte del gruppo attuale alla scconda, ö costituito dalla ginna-
stica co’ suoi apparati e la sua statistiea, la quäle poi sta in intima colleganza cogli eser-
cizi della gioventü nelle armi ed altre congcneri guise d’occupazioni.
B. Istruzione.
Un’esposizione d’oggctli scolastici deve non solo estendersi a tutte le gradazioni delle
scuole di generale coltura, a cominciare dalla scuola primaria, per tutte le diramazioni
della scuola media, fino alla scuola superiore, ma benanco alle scuole speciali e Profes
sional! di ogni Sorte (d’economia rurale e forestale, di montanistica, di mestieri, di com-
mercio, dei diversi gruppi delle seienze e d’arti, d’ogni piü svariata professione).
Essa esposizione comincia in ogni singola categoria dal locale scolastico. Modelli di
edifici scolastici nelle dimensioni naturali hanno un valore soltanto rispetto alla scuola
popolare, la quäle appunto, a ragione della sua universalissima importanza, sta nel piü
intimo connesso col paese e col popolo e cerca di adattarsi pienamente alla diversitä degli
stessi. Per tutte le altre scuole fanno miglior servigio plante e vedute t 1 ) istruttivamente
disposte.
(1) Sarebbe'da preferirsi: Per piani di scuole superiori una scala di 1/100 della grandezza effettiva, vale
a dire di un centimetro per metro; per piani di scuole medie e popolari una seala di 1/30; per piani generali
d’interi gruppi di edifici scolastici, giardini botanici, ecc., una scala di 1/200; e finalinente come misura unilaria
pel formato dei disegni 0.23 m. di lunghezza per 0.18 m. d’altezza.