48 GRUPPO XV.
L’ltalia, fra le lante sue glorie, conta anche quella di aver portato il quar-
tetto a corda alla piii alta perfezione ncI corso dei due Ultimi seeoli, cd i
nomi di Stradivario, Guarnerio, Amati, Maggini, Gaspare da Salö, Ruggieri
ed altri, ne sono la piü splendida prova.
L’arte, del liutajo perfezionata in Italia, propagandosi quindi in tutte le
contrade dove la musica progrediva, gl’insuperabili istrumenti lasciati dagli
artisti soprannominati, servirono come servono ancora di modello ai fabbri-
canti tutti del mondo intero.
E quindi cosa grave e dolorosa il trovare a questa Esposizione Universale,
che mentre le altre nazioni, chi per la fabbricazione artistica, e chi per
1’industriale dei violini hanno fatto dei rapidi progressi, seguendo i modelli
giä in altx-i tempi dati fuori dall’ Italia insieme con le norme dell’arte, questa
Italia appunto si sia presentata in uno stato di decadenza il piü miserando.
Ne come arte, ne come industria i violini, le viole ed i Violoncelli esposti
dagl’Italiani al concorso del 1873 a Yienna possono stare a fronte di quelli
fabbricati dal resto delFEuropa.
E mentre che da un lato, la scelta del legno, le forme e proporzioni, il
lavox-o e la vernice mostrano, piü o meno, un pretto empirismo il quäle da
naturalmente alla piü gran parte di questi istrumenti un’apparenza d’in-
fanzia dell’arte ed un suono debole, per lo piü nasale e mancante in generale
del timbro speciale delle diverse famiglie componenti il quartetto, questi fab-
bricanti stessi non hanno arrossito di apporre dei prezzi favolosi di 400 e
S00 lire sopra i loro malaugurati violini.
Sieche, tanto dal lato artistieo, quanto dal lato industriale, l’ltalia ha
fatto, con mio sonimo dolore, la piü trista figura a questa Esposizione mon
diale nel ramo degl’istrumenti a corda, e di 18 espositori presentatisi, un
solo, Enrico Ceruti da Cremona ha ottenuto il Diploma del Merito.
Aneorche la catliva scelta del legno nodoso e maechiato del fondo del-
1’ unico violino senz’ arco che il Ceruti ha esposto, abbia naturalmente im-
partito allo istrumento una breve vibrazione, e quindi un suono debole, a
cagione delle fibbre corte e spezzate della tavola di risonanza, pure tanto le
forme e le proporzioni, quanto il lavoro e la vernice provano che questo
artista e fornito d’ingegno e di cognizioni tecniche.
Il Ceruti lavorando da se solo sin dal 1851 ha giä ottenuto la medaglia
di bronzo all’Esposizione di Londra nel detto anno, quella di argento alla
Esposizione operaja di Londra nel 187Ü, e la medaglia d’oro all’Esposizione
provinciale regionale di Cremona nel 1863. Pregherei quindi il R. Governo
di voler proteggere questo leutista capace.
Durante I’esame degl’istrumenti a corda esposti nel Gruppo a me aflidato,
io ho creduto adempiere meglio al mio dovere in faceia al mio Governo, alla
mia patria ed alla mia coscienza, giudicando con la debita severitä gli em-
pirici leutisti italiani e chiudendo le orecchie a tutte le insinuazioni, le pre-
ghiere e le raccomandazioni, che, come d’ordinario, mi piovevano addosso
da tutti i lati.
Non volendomi affidare al mio giudizio ne a quello dei valenti esperti
Giurati miei compagni soltanto, invitai Ire dei primi Professori di questo