ISTRUMENTI MUSICALI.
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Conservatorio, afiinche l’uno i violini, le viole l’altro, ed un terzo i bassi
con accuratezza provasse; ed abbenche molti di questi strumenti fossero tal
mente malfatti, da poterli eondannare al solo vederli, pure li presentai ar-
rossendo, e li feci tutti indistintamente sottoporre ad un coseienzioso esame.
Oso quindi richiamare tutta 1’ attenzione del nostro R. Governo su questa
grave sconfitta che l’Italia vien di patire, poiche essa e la piü chiara espres-
sione della compiuta decadenza di uno dei tanti speciali prodotti dell’ingegno
italiano. E non solo dal lato artistico e grave questa decadenza per la nostra
gloria, ma dal lato nazionale economico ancora, poiche la fabbricazione dei
violini, come dissi, e divenuta una fonte di esportazione vastissima per I’AI-
lemagna e la Francia principalmente.
In Austria la fabbricazione degl’istrumenti a corda e generalmente arti-
stica, e Bittner, Lemböck, C. F. Schmidt, e Zach di Vienna, tutti hanno
presentato a questa Esposizione delle copie di Stradivario e Guarnerio da
meritare l’ammirazione degli esperti ed un alto premio.
Perö in Austria trovansi anche dei fahbricanti, i quali fanno discreti vio
lini a buon mercato’, ed un certo Placht di Vienna ha esposto dei violini
eecellenti pel commercio ad un fiorino e mezzo l’uno, compreso l’archetto.
In Allemagna la fabbricazione degli istrumenti a corda e vastissima, prin
cipalmente in Baviera ed in Sassonia; ma essa e essenzialmente industriale.
Dei liutai rinomati, ne Bausch di Lipsia, ne Padewet di Karlsruhe hanno
preso parte a questa Esposizione, e soltanto il meno abile, Grimm di Berlino,
ha mandato un discreto quartetto.
La fabbrica di Michele Schuster junior a Mark-Neukirchen in Sassonia,
produce dei violini discretamente buoni, cominciando dal prezzo di 44 lire
per dozzina, ed i loro archetti da 2 lire per dozzina. - Viole da ßü lire alla
dozzina, ed i loro archetti da 2 */ a alla dozzina. - Violoncelli da 435 lire per
dozzina, ed i loro archetti da 9 lire alla dozzina. Controbassi da 375 lire, ed
i loro archi da 48 lire alla dozzina-
Questa fabbrica d’istrumenti d’ogni sorta, fondata nel 4847, lavora con
macchine a vapore, conta 82 operai (non compresi tanti altri che lavorano
per essa a casa loro) ed ha uno spaccio annuo dai 60 ai 400 mila talleri,
fra i mercati deH’Allemagna stessa, e l’esportazione all’estero, principalmente
nell’America.
La Francia e rappresentata a questa Esposizione dal solo Silvestre di
Lione per ciö che riguarda la fabbricazione artistica degl’istrumenti a corda.
Questo rinomato fabbricante ha esposto un magnifico quartetto. II celebre
J. B. Willaume di Parigi non ha preso parte al concorso del 4873.
Dal lato industriale, l’espositore Girolamo Thibouville-Lamy di Parigi
merita la piü grande attenzione per la fabbricazione d’istrumenti d’ogni sorta
in generale, e per quella dei violini in particolare. Egli ha una fucina a va
pore a Grenelle, ed una vasta fabbrica a la Couture a Mirecourt (Vosges).
A Grenelle lavorano 250 operai delle corde armoniche, degl’ istrumenti a
fiato di ottone e di legno, degli organetti, ecc. A Mircourt si fabbricano i
violini a franchi 5 e centesimi 5 l’uno, tagliandone i diversi pezzi per mezzo
di macchine a vapore, il cui nuovo meccanismo per modellare le volte ed il
Esposizione Univers. 1873. — Fase. I. 4