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Volltext: Relazioni dei giurati italiani sulla Esposizione Universale di Vienna del 1873: Fascicolo, Gruppo XXVI: Educazione, istruzione e cultura. [Gruppo] XV. - Istrumenti musicali

ISTRUMENTI MUSICALI. ö7 
II primo e 1’ ultimo di questi tre espositori ricerettero la Medaglia dal 
Progresso, ed il secondo quella del Merito. 
Gautröt e il solo fabbricante d’istrumenti di ottone in Francia, il quäle 
preferisce i cilindri ai pistoni, tanto lodati ingiustamente dagl’ Inglesi e Belgi. 
La fabbrica di Antonio Romero y Andia di Madrid, merita essere ricor- 
data onorevolmente per alcuni eccellcnti clarinetti alla Boehm perfezionati 
(giä esposti a Parigi). Romero ottenne la Medaglia del Merito. 
Per gl’ istrumenti a percussione, cioe: Gran casse , Tamburi e 1 impani, 
la casa Pelitti di Milano, se e stata forse uguagliata, non e stata al certo 
superata da nessuno a questa Esposizione; e soltanto C. Hoffmann di Lipsia 
si merito la Medaglia del Progresso per un pajo di timpani per orchestra 
eccellenti, con un nuovo e faeile eongegno per accordarli. 
I piatti musicali di metallo esposti da Gautröt e da diversi fabbricanti 
austriaci, non sono migliori di quelli mandati da Rafanelli e figlio di Fi 
renze, ed i soli premiati furono quelli esposti collettivamente dalla Turchia, 
la quäle sembra possedere ancora il secreto dello impasto del metallo pei la 
fabbricazione di questi istrumenti. 
II Governo Chinese ha riportato la Medaglia del Merito per i suoi inimi- 
tabili Tam-Tam. 
In complesso 1’ Italia ha poco da temere per la concorrenza estera degli 
istrumenti a fiato di ottone, e sarebbe soltanto da desiderarsi, che la fab 
bricazione degli istrumenti in legno fosse ingrandita e meglio coltivata. 
Per gl’ istrumenti a percussione 1’ Italia sta parallela alle altre nazioni 
esercitanti questa industria. 
Il pianoforte e divenuto oggimai 1’ indispensabile istrumento per ogni fa- 
miglia civile, poiche il saperlo suonare fa parte integrale dell’educazione 
della gioventü. Quindi il progresso della fabbricazione di questo istrumento, 
in qualita, prezzo, e quantita, sta naturalmente in rapporto con 1’uso che 
se ne adotta piü o meno nelle contrade del mondo incivilito. 
L’Austria e molto innanzi nella fabbricazione dei pianoforti, ed a questa 
Esposizione Universale, oltre ai eelebri nomi di Bösendorf ed Ehrbar (fuori 
concorso entrambi) e Streicher (espositore concorrente), due altre cioe, si sono 
levate ben alto, ditte Schweighofer e figli di Vienna, e Ludovigo Beregszaszy 
di Buda Pest. 
La bellezza, pienezza ed uguaglianza del suono in tutta 1’estensione del- 
1’ istrumento, una faeile ed uguale tastiera, la perfezione del meccanismo e 
1’ eleganza delle variate forme esteriori delle casse, danno ai pianoforti delle 
principali fabbriche austriache il posto fra le prime dell’Europa e dell’A- 
merica. . 
Una novitä introdotta da diversi fabbricanti austriaci, dopo tante fasi di 
perfezionamento, si e quella della tavola di risonanza concava, ad imitazione 
del violino. Perö il trionfo di questa innovazione non e ancora assicurato. 
La Germania e grandemente rappresentata, come quantita, a questa Espo 
sizione per la fabbricazione dei pianoforti, poiche non v’ha alcuna cittä, 
per quanto piccola essa sia, in quel paese, nella quäle non si trovi almeno 
un fabbricante di questi istrumenti. Non puö dirsi Io stesso riguardo alla 
qualitü.
	        
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