ESPOSIZIONE TEMPORARIA J1EGU ANIMALI.
U
veterinaria di Vienna; il professore Richter direttore della scuola agraria;
il cav. Villems parimente direttore della seuola agraria di Gratz. A costoro
si aggiunsero non poche notabilitä prese fra i grandi possidenti e gl’inse-
gnanti delle scuole agrarie di üngheria.
Il presidente, dopo alcune eloquenti parole d’inaugurazione dirette ai giu-
rati per ricordar loro il dovere all’ imparzialitä ed alla giustizia, propose
che il Giuri si dividesse in altrettante sezioni quante erano le specie di ani-
mali presenti alla mostra; indi, interpellando il desiderio di ciascuno dei
presenti, lo inscrisse in quella sezione per la quäle optava.
Ciascuna sezione cosi costituita raccoglievasi seduta stante, e colla nomina
del proprio presidente e del segretario, compiva la propria organizzazione.
A facilitare i eonfronti e rendere regolari i giudizi la sezione del Giuri
pei bovini sotto la presidenza del barone Riese-Stalbourg opinava, dopo qual-
che discussione, di dividersi in quattro sotto-sezioni o classi, corrispondenti
ad altrettante categorie in cui si poteyano considerare divise le diverse razze
d’animali presenti alla mostra, in ragione della loro affinitä o rassomiglianza
degli usi, delle attitudini, ovvero anche delle condizioni di allevamento.
Al giudizio della prima sottosezione vennero assegnati gli animali della
razza inglese a corte corna di qualunque provenienza, a cui si aggiunsero
le razze affini per iscopo ed esigenze, distinguendole sotto l’appellativo di
razze di pianura o razze sedentarie tanto da carne quanto da latte, quali ad
esempio la razza olandese, quelle dette della Frisia orientale ed occidentale,
e la razza Czacky.
Alla seconda categoria si assegnarono tutte le razze di bovini che sogliono
essere monticati e possonsi dienere come razze montanine, per lo piu animali
da latte, e fra queste si compresero le razze del Montafon, la bavarese del
Simmenthal, la Pinzgau, le razze tirolesi della Lillerthal, del Graubund, la
razza di Algao, quella di Schwitz, di Berna e le affini.
INella terza classe furono comprese tutte le razze ehe soglionsi distinguere
piu comunementc coll’appellativo di razze indujcne o paesane, potendosi dif-
ficilmente assegnar loro una qualunque altra origine o flgliazione, e fra
queste furono comprese la razza badese del Messkirch, la stiriana della valle
della Mürz e di Mariahofer, quella pure paesana della Moravia (Kuhländer)
la Kitzbichler, la Patznauer, la Mölthaler, tutte del Tirolo o della Carinzia,
a cui si aggiunsero tutti i bestiami provenienti dall’Italia.
Al giuri della categoria quarta fu demandato di giudicare le razze di bo
vini che si possono considerare come direttamente provenienti dalla razza
delle steppe, e quindi gli animali ungaresi, la razza della Podolia, quella di
Siebenbürg, e degl’Italiani la razza pugliese ed i bufali.
La sezione degli ovini tenne contemporaneamente un’animata discussione
sul quesito se si dovessero avere due oppure tre sottosezioni, a seconda che si
volessero distinguere le diverse razze solamente nelle due categorie di pecore
per la produzione della carne o da ingrasso, e di quelle che si destinano
principalmente alla produzione della lana; oppure vi si dovesse aggiungere
anche una terza categoria per quelle razze ovine che non possono vantare
una speciale attitudine per uno dei due usi sopra indicati, mn piuttosto li