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Volltext: Relazioni dei giurati italiani sulla Esposizione Universale di Vienna del 1873: Fascicolo 2: Esposizione temporaria degli animali bovini, ecc. Esposizione cavallina

•12 ESPOSIZIOSE TEMPORABIA DEGLl AKIMALI. 
compendiano entrambi e sogliono anche dare un reddito complessivo ragguar’ 
devole. 
Ma ad onta di fortissime ragioni per le quali non si riteneva conveniente 
di mettere a confronto quest’ ultima categoria di animali colle suaccennate 
razze che sono specializzate, tuttavia prevalse il principio che l’uso a cui si 
destinavano gli ovini dovesse essere difetto verso una specializzazione del 
prodotto, senza di che si urterebbero le massime fondamentali d’un alleva- 
mento razionale, e che perö tutte le razze si dovessero considerare e giudi- 
care per rispetto ad uno dei due suindicati prodotti principali, cioe la lana 
o la carne. 
Costituitesi le sezioni, si procedette tantosto alle operazioni di esame sugli 
animali esposti. Ciascuna sezione colla scorta del catalogo, e non senza pren- 
dere qualche concerto nei casi dubbi colle altre sezioni, diede opera al cöm- 
pito assuntosi, rimanendo i giurati divisi per gruppi corrispondenti alle sin- 
gole sottosezioni. 
Gli animali furono esaminati capo per capo, e fra i p>iü meritevoli si isti- 
tuirono nuovi confronti, assegnando a ciaseun capo quella distinzione die a 
seconda del programma e del regolamento generale gli poteva spettare. 
Le proposte dei giurati d’ ogni singola categoria furono portate dinanzi 
aH’adunanza dell’intero gruppo col mezzo del segretario generale, e quivi 
furono discusse ed approvate. 
Ultimali i suoi lavori, tenne il Giuri un’ultima seduta di congedo, in cui 
fu unanime il plauso addimostrato alla Direzione generale per la regolare e 
splendida organizzazione della mostra, talche per ultimo, sopra proposta del 
professore Settegast, le fu portato un evviva spontaneo dall’intera adunanza. 
Nell’assegnamento dei premi il Giuri ebbe principalmente di mira di di- 
stinguere in ordine di merito l’applicazione di tutti quei metodi di migliora- 
mento degli animali che formano il principale studio degli allevatori di tutta 
Europa in questi Ultimi tempi. 
Ebbe per questo uno speciale riguardo alle qualitä dei riproduttori, ri- 
conoscendo nella buona scelta e nel buon governo dei medesimi un princi- 
palissimo mezzo di miglioramento. 
Premiö poscia con attestati di pari merito tanto la accurata scelta (sele- 
zione) dei riproduttori fra le buone razze indigene da migliorarsi, quanto 
la motivata importazione di nuovi tipi per l’inerociamento. 
Nell’estimare il grado del miglioramento raggiunto desunse la misura del 
merito dallo sviluppo ottenuto di una speciale attitudine a rendere o carne, 
o latte, o lana, o forza motrice, come mezzo piü opportuno ad utilizzare 
una speciale produzione del suolo, ovvero anche per soddisfare una princi 
pale ricerca dei consumatori. 
Gli animali di ciascuna razza furono pel tal modo apprezzati e premiati, 
in ragione non solo delle loro qualitä esteriori che piü si avvicinassero al 
tipo earatteristico e quasi ideale della razza stessa, ma eziandio in ragione 
delle loro capacitä particolari a servire a quella determinata produzione che 
fosse giä indicata quäle un pregio preminente della razza a cui appartenevano. 
A questo giusto fine valse il tenere distinti gli animali a seconda delle
	        
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