16 ESPOSIZIONE TEMPORAIUA DEGLI AINIMALI.
Come condizione di progresso, anziehe escludersi le due industrie agrarie,
l’agricoltura propriamente detta e la pastorizia, si sussidiarono, si sorressero
a vicenda, contribuendo potentemente concordi alla produzione della ricchezza
e del ben essere delle nazioni.
Se altre prove non vi fossero ad accertare la convenienza di questo feli-
cissimo connubio, basterebbe questo fatto generale costante presso le nazioni
civili (che ovunque il progresso della pastorizia camminö sempre di pari
passo col progresso dell’agricoltura ed ebbe per conseguenza una maggior
produzione), per provare pienamente ai dubbiosi ed agli illusi l’opportunitä
di mantenere e di stringere anehe meglio il legame delle due industrie.
Trasformandosi in una industria razionale, la pastorizia seguiva quell’ i-
stesso proeesso di calcoli economici di cui si giovarono tutte le altre indu
strie; leneva conto cioe delle attitudini degli animali, degli effetti naturali
della riproduzione e della trasmissione ereditaria dei pregi come dei difetti,
per giovarsene nel miglioramento delle razze; calcolava la precocitä come un
risparmio di spesa pel minor tempo in cui rimane impiegato il eapitale: con-
siderava le conformazioni degli animali non piü dietro il concetto di una
bellezza di forme estetiche od ideali, bensi dietro un calcolo di utilita che
consiste nell’eliminare e diminuire tutto ciö che si traduce in un prodotto
di minor costo per accrescere ed attivare tuttociö che nel corpo, o nelle sue
secrezioni, suol trasformarsi in un reddito maggiore.
A questo fine faceva concorrere, non altrimenti che si era fatto per tutte
le altre industrie, l’applicazione delle conoscenze di fisiologia, di chimica, di
fisica, di zoologia e di quante altre nozioni scientifiche potessero tornare op
portune. Tale e l’aspetto delT industria zootecnica che si svolge attualmente
presso le nazioni civili e fa il vanto delle meglio progredite.
E questo proeesso industriale si rese evidente nelle esposizioni, in primo
luogo col presentare forme nuove e tutte artificiali negli animali delle razze
migliorate, ed in secondo luogo colFaverne, come suol dirsi, specializzate le
attitudini.
La specializzazione corrisponde in questo caso allo sviluppo singolare e
preminente che si e procurato ad una qualunque attitudine utile deU’animale
a diminuzione od anebe, se vuolsi, a discapito di altre attitudini naturali ma
ineno ulili ovvero inutili; per quanto fasse possibile di ciö ottenere coll’arte.
Quest’ultimo fatto forma ancb’esso uno de’caratteri piü eminenti del pro
gresso zootecnico, ed e tale nel concetto economico del mestierc diventato in
dustria, che oramai le singole razze o varietä della specie o progenie di ani
mali non per altro si distinguono che per la preminenza di qualcbe loro at
titudine ingenita nella razza che la caratterizza. Sieche le singole razze
oramai nella pratiea piü che dal luogo di origine si denominano e si ap-
prezzano pel loro uso; e si dicono razze od animali da carne, da latte, da
lana e simili.
Delle razze cosi specializzate e che si resero tali coli’ arte, fanno oggidi
ricerca gli allevatori, concedendo la preferenza a quelle la cui attitudine
spcciale puö essere convenientemente mantenuta od accresciuta coi mezzi na
turali ed artificiali, di clima, cioe, di suolo, di pascoli, di foraggi, dei quali
essi dispongono.