ESFOSIZIONE TEMPOKARIA DEGLI ANIMALl.
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hanno conformazione alquanto piü tozza e maschia che non la vacca olan-
dese. Non raggiungono per media lo stesso peso, ma Ioro assomigliano affatto
nella parvenza esteriore e nella proporzione delle varie parti. Eziandio queste
razze svizzere da latte si sono di molto diffuse in Baviera, nel Würtemberg,
in Prussia, in Boemia, in Ungheria e perfino in Polonia.
II giudizio che ora se ne sono formati i pratici e gli zootecnici, in seguito
a’confronti sul merito delle due razze, si possono cosi riassumere: la vacca
olandese rende indubbiamente maggior copia di latte e mantiene una latta-
zione egualmente durevole che la svizzera, ma anzitutto il latte deH’olandese
riesce generalmente piü povero di burro e di caseina, di guisa che, d’ordi-
nario, i diciotto litri di latte prodotti giornalmente per media dalla vacca di
Switz contengono l’istessa quantitä di quei principi utili che sono contenuti
nei venticinque litri della vacca olandese. Oltre a ciü quest’ultima fu ricono-
sciuta alquanto piü esigente rispetto ai trattamenti, poco adatta al pascolo
all’aperto, bisognevole di una piü generosa razione di foraggio, e di qualitä
migliore. Sieche ritiensi che non torni possibile averne tutto il prodotto di
cui essa e capace, se non mediante il regime della stabulazione continua, e
con foraggi verdi di qualitä sceltissima, a cui si aggiungano farinacei, radici
cotte o fieni salati e fermentati, ed altre consimili preparazioni piü costose.
E difatti troviamo mai sempre attigua alle stalle del contadino olandese
e fiammingo per la preparazione e la cottura dei foraggi una cucina, da cui
d’ordinario la gran caldaja della profenda riscaldata e bollita, appesa ad un
bracciolo girevole, entra nella stalla.
La mongana svizzera e meno esigente nell’ alimentazione, vale a dire che
e capace di utilizzare economicamente prüfende piü comuni, rende un latte
piü ricco di principi utili, riesce piü resistente contro le intemperie e le
variazioni di clima; e perö il reddito in confronto delle spese non riesce
minore di quello della mongana olandese.
Per questo titolo la grande maggioranza degli allevatori non esitano a
dare la preferenza alla vacca svizzera in confronto di tutte le altre lattaje,
e dicono essere questa piü conveniente alle comuni condizioni dell’ alleva-
mento ed alla industria del caseificio: tornare invece maggiore la conve-
nienza del bestiamp olandese per la vendita del latte nei pressi delle cittä,
ove si possono avere dai rifiuti delle industrie, ed in ispecie dalle fabbriche
di zucchero, di birra e di alcool, quelle qualitä di profenda che riescono
confacenti a codesti animali.
Aggiungasi che il bue di razza olandese si mostra egualmente pronto al-
P ingrassamento nelle stesse condizioni di alimentazione.
Non consta che in Italia siasi tentata 1’ introduzione della razza lattifera
olandese: e noto invece che parecchie provincie della valle del Po, e preei-
samente quelle che godono meritamente la fama d’ avere meglio progredito
nell’agricoltura col potente amminicolo dell’irrigazione e del prato, fanno
annualmente una ragguardevolissima importazione del bestiame svizzero da
latte per la rimonta delle mandrie destinate al caseificio.
Ora questo modo di operare incontra per lo appunto la suaccennata
piena approvazione degli zootecnici di tutta Europa, confermata dal voto di
persone autorevoli in occasione di questa Esposizione mondiale.