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Volltext: Relazioni dei giurati italiani sulla Esposizione Universale di Vienna del 1873: Fascicolo 2: Esposizione temporaria degli animali bovini, ecc. Esposizione cavallina

ESPOSIZIONE TEMPORÄRE! DEC 1.1 ANIMALE 
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E qui e il luogo di aggiungere una osservazione ehe parmi interessante 
dal lato dell’ economia agraria di questa nostra regione lombarda. 
Assunsi informazioni circa il modo di regolarsi dei coltivatori di quelle 
contrade che a somiglianza di questi nostri Lombardi tengono grandi man- 
dre lattifere per 1’ industria dei latticini, nel caso della necessaria rimonta 
delle mandre stesse; se cioe essi credono piü conveniente di allevare annual- 
mente le mucche nel loro stesso podere, ovvero di acquistare da altri le 
mongane giä adulte per destinare l’intera provvista dei foraggi unicamente 
al caseificio. 
Da pressoche tutti mi venne risposto che in somiglianti condizioni gli 
agricoltori dell’Holstein, dei Meklenburg, d’Annover, e dell’Olanda stessa e 
di tutta in genere quella regione pianeggiante che ha parecchi punti di so 
miglianza colla nostra pianura dei Po, sogliono impreteribilmente acquistare 
ogni anno hestiami giä giunti al completo sviluppo per la rimonta delle loro 
mandre, e perciö non ammettono la convenienza deH’allevamento, che credono 
troppo costoso e meno rendevole in confronto dei caseificio, cd aggiungono 
che neir agricoltura come nelle industrie conviene di specializzare la produ- 
zione quanto piü e possibile. 
Sembra quindi anche in ciö Concorde il loro modo di vedere con quanto 
in somiglianti condizioni si pratica dai nostri, colla differenza che essi tro- 
vano facilmente in paese e non all’ estero presso i coltivatori o negozianti 
di bestiame quanto loro oecorre per la rimonta; mentre per noi esso e ca- 
gione annualmente di una ragguardevole esportazione di valori, perche i 
piccoli coltivatori od allevatori dell’alta Lombardia non sanno produrre una 
qualitä di animali che abbia il merito di quelli allevati in Isvizzera. 
Allre razze lattifere d’Inghilterra c di Germania. 
Altre razze lattifere note in Europa, ma meno diffuse, sono le razze in- 
glesi senza corna di Angus e di Galloway, e quella ancora piü gentile del- 
1’ isole di Yersey. 
Delle prime figurava appena qualche esemplare all’ Esposizione; ma per 
quanto esse siano note agli zootecnici, non possono ancora vantare sul con- 
tinente quella sieura rinomanza che spetta alle razze piü diflüse. 
Altre razze godono invece di piü certa stima, e sono anche ricercate come 
lattifere specialmente nel centro d’Europa: tale e la razza bavarese dei Sim- 
menthal, che tiene per rispetto ai caratteri esterni il mezzo fra la beniese 
a manto piva e quelle altre egualmente macchiate ma piü piccole delle valli 
tirolesi e stiriane. 
Similmente le razze di Allgaü e dei Montafon furono importate nell’Ar- 
ciducato e nella Boemia come razze lattifere. 
Nella Germania dei Nord godono dell’ istesso credito le razze suaccennate 
della Frisia orientale ed occidcntale (West-und-Ost-Frisient) sempre a manto 
ehiazzato bianco, nero o rosso. 
Queste razze, al pari di una indigena nell’Oldenburgo e dell’Holstein,
	        
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