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Volltext: Relazioni dei giurati italiani sulla Esposizione Universale di Vienna del 1873: Fascicolo 2: Esposizione temporaria degli animali bovini, ecc. Esposizione cavallina

ESPOSIZIOPfE TEMPORARIA DEGLI ANIMALI. 
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coloro che hunno mezzi e scopo di ottenere principalmente la produzione 
dell’adipe e delle parti grasse. 
Accanto a queste due razze principali e piii distinte, figuravano all’Espo- 
sizione altre razze che potrebbersi dire intermediarie alle prime tanto per 
la corpulenza, quanto per le altre attitudini e necessitä deH’allevamento. 
II Suffolk e un suino di molto rassomigliante al Yorkshire per le qualitä 
ed e di taglia forse maggiore. 
II Lincolnshire parimente si assomiglia al Yorkshire, ma riesce piü pic- 
colo e fors’anche vanta maggiore linezza. 
Finalmente il poreo che ancora dicono Chinese dal luogo di prima im- 
portazione e la razza piü piceola che si conosca in Europa, quantunque di 
molto abbia aequistato nella dimensione dalle sue forme originarie. 
La generale premura che si diedero i coltivatori di Europa per procu- 
rarsi queste razze inglesi di suini, ed il coneetto generale di favore con cui 
dappertutto si allevano e si propagano, ed in fine il fatto significantissimo ehe 
nessuna delle razze locali fu portata all’Esposizione, mentre da ogni luogo 
vi pervennero le razze inglesi, riesce un fatto per se provante appieno in favore 
di queste razze, di eui tutta Europa riconosce il merito e la convenienza 
oramai incontestabile. 
Le razze porcine dell’Ungheriu erano per molti una vera novitä, essendo 
ancora poco note agli allevatori d’altri paesi. Di confronto alle suaccennate 
razze perfezionate inglesi, esse mantennero tuttavia quel credito con cui sono 
giustamente stimate nel loro paese nativo. 
Queste razze non sono dotate di forme cosi perfezionate come le inglesi, 
ne l’arte dell’allevatore appare in esse avere influito maestrevolmente; ma 
tuttavia i risultati che le medesime presentano all’ ingrassamento sono da 
ritenersi degni di ogni iüguardo, come degna di riguardo riesce l’uniformitä 
del tipo che presentano alcune di esse. 
La razza Mangalicza consta di suini di grosse dimensioni, non troppo alti 
sulle membra, ma dotati di molta corpulenza; hanno il corpo con cute bruna 
generalmente coperta di una lanuggine bianca c rara, oreeehia pendente e 
grifo sottile e conformato a somiglianza grandissima col majale casertino. 
Alcuni esemplari di questa razza mostrarono un tale ingrassamento da 
non potersi immaginare niente di superiore. Che se si eonsiderano le condi- 
zioni ed i mezzi d’allevamento in quella regione, ove tutte le coltivazioni 
sono ancora fatte con sistema estensivo, conviene ritenere, dotati di molto 
pregio e di qualitä singolare questi animali di una cosi sviluppata capacitä. 
Ciö vale fors’anche a dimostrare che non poche razze locali di questa 
specie (la migliore utilizzatrice di alimenti fra gli animali domestici) sono 
evidentemente capaci di essere migliorate mediante la selezione. 
E nel caso nostro non e da negarsi che possano convenientemente essere 
migliorate eziandio alcune razze di quelle ehe giä allevansi in paese e godono 
meritamente di credito fra i nostri coltivatori. E anzi fama che gl’Inglesi 
stessi si giovassero altre volte di razze suine del Napolitano come adatte a 
migliorare le loro antichc razze, e che le attuali perfezionate altro non siano 
che il risultato dell’importazione in Inghilterra dei tipi suini presi dall’L 
talia c dalla China.
	        
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