ESPOSIZIOXE TEMPORAUIA DEGLI AMMAU
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proprietari istruiti il migliore elemento del suo progresso agrario ed eco-
nomico.
Le eondotte veterinarie sono oramai una istituzione che opera regolar-
mente in alcune provincie ed e per essere attivata in altre. Ad ottenerne tutto
quel vantaggio di cui essa e capace vuolsi hen comprendere ed attivare il con-
cetto piix giusto dell’ufficio del veterinario nelle Campagne, e di conseguenza
affldare qualche particolare incombenza al medesimo allo scopo di diffondere
l’istruzione zootecnica, di dai'e giusto indh’izzo alla l’iproduzione degli ani-
mali, di curarne l’igiene ed il governo, di fornire infoi'mazioni e notizie con
tutli i inezzi possibili. Per tutto questo torna di somma necessitä I’insegna-
mento da noi sopra accennato nelle scuole di medicina veterinaria, come fon-
damento di questa parte dell’ uflicio dei vetei’inarii.
Il Consiglio d’agricoltura fu dal R. Ministero cbiamato a dare il suo voto
consultivo sulla proposta di istituire in Italia le esposizioni ed i concoi’si re-
gionali agrari. Le ragioni che decisero l’intero Consiglio in favore della pro
posta sono informate ai sensi della piü illuminata sapienza amministrativa,
ed e fuor di dubbio che, stante quelle considerazioni, i concorsi regionali di-
venteranno ben presto un fatto ed una prova del progresso raggiunto anche
fra noi.
Essi gioveranno, oltreche a quell’incoraggiamento di cui sono capaci, a
fermare altresi 1’ attenzione degli allevatori sopra questi confronti e gare di
maggiore importanza, distogliendoli dal proposito di giovarsi dei piccoli con
corsi e delle piccole mostre, che oramai sono troppo frequenti in Italia, e che
non valgono, per mancanza di confronlo, a fornire dei giusti concetti e dei
giudizi fondati sul merito e sull’ indirizzo dell’ allevamento.
Non bisogna dissimularci perö che a ben ordinäre e dirigere questi con
corsi d’animali per regioni vuolsi ave re una maggiore conoscenza delle singole
razze e dei pregi loi’o, mentre sopra tale argomento le cognizioni ben consta-
tate e diffuse sono ancoi’a assai scai’se, se non affatto insufficienti allo scopo.
La statistica della pastorizia, oltx-e che l-accogliere per ogni singolo luogo
il numero degli animali esistenti, dovrebbe prefiggersi lo scopo ben piü im
portante di investigare lo stato deH’industria ed il suo andamento mediante
la ricerca e l’ordinamento di quella serie di cifre piü appropriate che ne
possono essere la manifestazione. Giova a far questo il possedere giü prima
una piü intima conoscenza dei riparti della industria e de’ suoi modi di ma-
nifestarsi, ovvero istituire una serie di investigazioni meglio acconcie ad ottc-
nere le necessarie informazioni. Ma sopratutto giovano quelle maggiori notizie
di fatti che si possono assumere nei singoli luoghi coll’intervenire di persone
pratiche ed illuminate; notizie da raccogliersi con disegno uniforme contem-
poraneamente ed in modo possibilmente completo anche col mezzo di un’ ap-
posita inchiesta (*).
(1) In un’allra sede dell’Esposizione fra gli oggetti esposli dal Ministero d’Agricoltura del-
l’Impero Austro-Ungarico, e nel gruppo XXV della Germania flguravano le carte agrarie; lavoro
commendevolissimo di statistica; e fra queste anche le carte dimostrative della statistica della pa
storizia, nelle quali (oltre alla popolazione relativa delle singole specie segnata con tratteggio di-
verso) appariva altresi la distribuzione delle diverse razze segnata mediante colore differente per
ciascuna di esse e pei relativi incrociamenti, sicchb a colpo d’occhio era reso apprezzabile un ca-
rattere principale ed un modo di essere della industria nei singoli luoghi.