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Volltext: Relazioni dei giurati italiani sulla Esposizione Universale di Vienna del 1873: Fascicolo 2: Esposizione temporaria degli animali bovini, ecc. Esposizione cavallina

g6 ESPOSIZIONE TEMPORARIA DEGLI AAIJIALI. 
Quello che a noi manca ancora e piuttosto un criterio; sempre abbastanza 
illuminato nella scelta dei tori, e la stessa indispensabile conoscenza delle 
razze che ci faccia distinguere ed apprezzare quelle che possono migliorarsi 
colla selezione, perche giä abbastanza pregevoli, da quelle altre che vogliono 
migliorarsi od anche sostituirsi coli’ incrociamento replicato, perche assolu- 
tamente difettose e degenerate. 
Aggiungasi la necessaria conoscenza dei luoghi, dei mezzi, dei bisogni, 
delle convenienze che in simili scelte suole avere un gran peso e non sempre 
suole valutarsi a dovere. 
In complesso si potrebbe dire che le stazioni di monta prendessero a fun- 
zionare altrove quando l’industria aveva giä raggiunto un certo grado di 
progresso ed era quindi pienamente indicato il miglior modo di attivarle, il 
che non e awenuto da noi. 
La stessa difficoltä di trovare tori adatti e senza difetti costituisce un prin- 
cipale ostacolo al loro impianto, ed anche da questo lato 1’ istituzione delle 
vaceherie nazionali basterebbe a completare se non a vivificare 1’ ordinamento 
delle stazioni di monta. 
Degli al tri provvedimenti piu sopra annoverati non accennerö che ai 
grandi mercati-depositi per gli animali da macello, non occorrendo parlare 
di misure disciplinari veterinarie come di cosa che non fa difetto nel nostro 
ordinamento amministrativo. 
Sono questi mercati quasi specie di grandi dolis per la vendita degli ani 
mali da macello, ove questi vengono condotti settimanalmente ed offerti al 
consumo ed anche ricoverati per qualche tempo e mantenuti nel caso che 
rimanessero invenduti. Gli animali vi rimangono esposti sotto apposite tettoje; 
le vendite si fanno per partite ed a peso vivo verificato con tutte le maggiori 
garanzie. Lo stabilimento dispone a questo scopo di veterinari, di mediatori 
patentati colle necessarie cauzioni, di commissionari, di uffici di pesa, ed e 
sotto la sorveglianza dell’Autoritä locale per l’igiene e la sicurezza pubblica. 
Servono quindi tali mercati a facilitare ed assicurare ad un tempo le 
transazioni, e sono reclamati soprattutto per la qualitä della merce che non 
si puö vendere come le altre sopra vista d’un saggio o campione. 
Ma soprattutto essi sono un potente mezzo di facilitazione e d’incoraggia- 
mento al commercio che avvicina i consumatori ai produttori, mantiene la 
uniformitä dei prezzi, la sicurezza della vendita, la lealtä dei contratti, estende 
le comunicazioni e con esse le occasioni di guadagno. 
L’Italia, diventata, quasi senza saperlo, paese unicamente produttivo di 
questa merce, troverebbe il migliore partito pel suo commercio in uno di 
tali mercati che venisse istituito presso un gran centro sulla via della mas- 
sima esportazione, a somiglianza dei mercati della Villette, di Lione, di 
Berlino. 
Compratori esteri e produttori colla merce preparata ci accorrerebbero a 
giorno fisso, sicuri di realizzare con grande risparmio di spese e di tempo i 
loro valori; e, tolta di mezzo la non sempre leale transazione dei mercanti 
intermediari, il commercio stesso e l’industria otterrebbero maggiori van- 
taggi; ed in ogni caso ci verrebbe assicurata una utilissima clientela di acqui-
	        
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