ESPOSIZIONE CAVAJLL1NA.
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la conferma delle mie congetture, nella storia delle razze appartenenti allTin-
pero Austro-Ungarico.
E qui non posso dispensarmi dal dichiarare che, desideroso di conoscere
su tanto importante argomento quanti piü potevo competenti giudizi, ne in-
trattenni, non solo i miei colleghi del Giuri, tutti peritissimi in eose ippiche,
ma anche non pochi ippofili e zootecnici, Austriaci, Unghcresi, Polacchi,
Prussiani e Russi. La loro opinione e, su questo particolare, assoluta, ed
essi non esitano a proclamare che ogni miglioramento sperahile e da rinve-
nirsi negli incroci di sangue arabo ed inglese.
Non mancai d’ informarmi sulla quantitä e qualitä degli incoraggiamenti
diretti ed indiretti che i Governi Austriaco, Prussiano, Francese e Russo danno
per l’industria cavallina e questi sono descritti negli allegati numeri 2, 3,
4 e 5.
Ora, tornando alla esposizione austriaca, debbo fare speciale menzione
della produzione dei cavalli di agricoltura denominati Norisch Race della
Stiria e della Carinzia. Da venti anni in poi, questo tipo ha fatto un pro-
gresso grandissimo in taglia, volume e forme distinte. Le hatterie austriache
sono per ciö tirate da ammirabili cavalli.
Su questo proposito e ingegnosissimo il sistema che il Governo Austriaco
ha adottato, perche non degradi ed aumenti questo tipo utilissimo e prege-
volissimo. Si spargono per le Campagne buoni e belli stalloni Norisch 3 per
togliere o diminuire le occasioni ui brutti e difettosi riproduttori privati
di propagare i loro difetti. Di questo sistema si troverä la descrizione piü
particolareggiata nell’ allegato n.° 2 sopra citato.
Sarebbe desiderabile ed economico poter adottare quel sistema per stal
loni di ogni tipo, ma in fatto esso non e applicabile che ai riproduttori da
servizi agricoli, perche piü facili a custodirsi e perche la lentezza ordinaria
della loro andatura, dovuta a temperamento linfatico, non si altera per le
indiscrete csigenze del proprietario o dell’utente, ne il loro benessere corpo
rale soffre menomamente dalla continuitä del lavoro, il quäle e anzi un ri-
medio contro l’eccessivo ingrassamento. Egli e evidente che niuno di tali pe
ricoli sarebbe evitato, consegnando agli agricoltori ed allevatori italiani stal
loni di sangue generoso e di considerevole valore.
Fra gli animali appartenenti a questo tipo Norisch, Sua Maestä il Re
Vittorio Emanuele, nella sua prima visita alla Esposizione, notö diversi capi.
E che egli non errasse nel suo prontissimo giudizio lo prova 1’ essere stati
per l’appunto premiati quelli che maggiormente lo colpirono. Uno fra questi
ed il piü distinto fu regalato a Sua Maestä dall’Imperatore Francesco Giu
seppe; altri quattro ne faceva comperare per proprio conto e tutti, insieme
ad alcune giumente di quel tipo, sono giä importati in Italia, ove e spera-
bile se ne trapianti la utilissima razza.
I principi Eszterhäzi e Fürstemberg, i conti Zichy, Larisch, Thun, Thun
Hohenstein, Oswald, Andrassy, Stubenberg, Woldstein, Sandor ed altri signori
esposero nello scompartimento austro-ungarico, una quantitä di prodotti pre-
gevolissimi di puro e mezzo sangue inglese ed arabo.
Ammirabile era il gruppo di 24 cavalle di tipo arabo puro sangue pre-