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Volltext: Relazioni dei giurati italiani sulla Esposizione Universale di Vienna del 1873: Fascicolo 3, Gruppo V. Sez. D - Seta e tessuti di seta

ARTI GRAFICHE E DISEGNO. *3 
(ul modo il maggiore ineremento e lu maggior dilfusione di un dato ramo 
commerciale. 
Avvenendo pertanto die la poca o nessuna diversitä di valore per noi at - 
tribuita alle medaglie <ld progresso e del merito potesse facilmcntc confon- 
derle nei limiti da stabilirsi per la loro assegnazione, fu dichiarato coneor- 
deniente che nei singoli casi di qualehe dubbiezza nell’accordarle, i dubbj 
medesimi sarebbero di volta in volta sottoposti alle deliherazioni del Grup- 
po XII a sezioni riunite, rimanendo la medaglia del buon gusto abbastanza 
chiaramente speeilicata dal carattere e dalla natura degli oggetti che la pos- 
sono meritare. 
Ed ora parierd particolarmente delle ricompense proposte dalla quarta 
Sezione. 
Deila licompensa massima consistente, come fu detlo, nei grau Diploma 
d’Onore, e stato riconoseiuto alla unanimitä meritevole il Museo di Ren- 
si'ngton per la copiosa collezione dei disegni e modelli atlinenti alle arti 
industriali. Eguale attestazione di onore e toceata all’illustre architetto Jones 
Owen (le eui opere hanno fama europea), in considerazione della singolare 
Influenza esercitata sul buono Stile generalmente difFuso anche nelle arti fub- 
brili coi lavori e le pubblicazioni di quel valentissimo, il quäle per la prima 
volta si e risoluto di comparire a una mondiale esposizione, mandandovi il 
saggio delle esperienze e degli studj da lui durati in tutta la lunga e operosa 
sua vita. 
Ho fatto cenno di queste due solenni ricompense proposte dalla quarta 
sezione del Gruppo XII per dimostrare con la semplice enunciazione del fatto 
come fosse difficile il trovare in Italia chi potesse gareggiare con due espo- 
sitori di quella fatta; e per provare eziandio come la suprema attestazione 
del Diploma d’Onore sia stata dal nostro gruppo assegnata, come ho di giä 
avvertito, con rigorosa circospezione, affine di non scemarle il grandissimo 
pregio. 
L’egregio collega mio, 1’architetto cav. Giovanni Montiroli, mandato a 
Vienna dalla Camera di Commercio di Roma, aveva esposto oltre a varj di 
segni e progetti architettonici appartenenti al Gruppo XVIII, anche un Albo 
da lui disegnato, inventato ed inciso, delle decorazioni ricchissime che egli 
stesso eseguiva nei castello di Alluwid in Inghilterra per commissione del 
Duca di Northumberland. II giudicare di quell’Albo sarebbe toccato alla se 
zione quarta del nostro gruppo; ma perehe i giurati espositori erano, a 
norma del Regolamento, esclusi dal concorso, la sezione unanime manifestö 
la propria dispiacenza per non poter degnamente ricompeusare il valente 
autore, che di sieuro avrebbe meritata una delle pin elette medaglie. 
Eguale dichiarazione fu fatta per l’altro collega nostro e relatore della 
Sezione professore Giorgio Rödel, inventore dei piü sontuosi ed eleganti mo 
delli e disegni di stofle e damaschi esposti nelle vetrine dei tessuti viennesi. 
Di queste due dichiarazioni venne fatta apposita not« nei verbali delle adu- 
nanze. 
Taccio pertanto delle ricompense minori che pei suddetti oggetti artistici 
c industriali furono delibefate per le nitre nazionj, poichp troppo lungo sa-
	        
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