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(1 Inghiltei i a dalla Esposizione della capitale dpi! Audriii. Eorse ppp ainor
proprio, per indifferenza o per sospetto di essere giudicati al disotto del
proprio merito effettivo, la parte piü importante e certamente la piü caratte-
ristica dei fabbricanti inglesi sdegnö o non volle cimentarsi in questo grande
conflitto.
Ne sia qualunque la ragione, non si trovarono esposti in Vienna , ne i
rinomati amoerri, ne le Stoffe di Manchester, ne quelle di Spitallields: anzi
la stessa fabbricazione di Coventry, che nel 1862 aveva destata sorpresa e
ammirazione in tutti i visitatori dell’Esposizione di Londra per la sua im-
ponente mostra di nastri, si e completamente astenuta.
Diciamolo francamente; se si eccettna il ricco e splendido assortimento
di popeline colorate, lisce ed operate di due case di Dublino, Pim Brothers
e Compagni e di Atkinson R. e Comp., non che i prodotti esposti sotto forma
collettiva da otto fabbricanti di Maccleslield, consistenti in foulards greggi e
stampati, cravatte liscie ed operate, sciarpe, fazzoletti, nastri, fisciü, ecc., non
tuiono notati che pochi articoli, nei quali la linitezza del lavoro non pote
dirsi in generale il pregio piü saliente. — Anzi dal complesso della stessa
esposizione collettiva di Maccleslield, pare sia dato scorgere la tendenza abi-
luale negli inglesi a voler sciogliere il problema della produzione a buon
mercato; quantuuque, negli articoli di seta e perö di lusso, il minor prezzo,
in confronto a quello dei prodotti consimili delle altre nazioni, generalmente
corrisponda all’intrinseca inferioritä del prodotto.
Insomma 1’ esposizione inglese occupo a Vienna un posto siffattamente
secondaiio, che non sarebbe possiJ>ile trarne una esatta illazione circa il
piogicsso dell industria serica in Inghilterra: che se dovessimo, in mancanza
di precise notizie sullo stato attuale della fabbricazione inglese, esporre il
nostro parere pigliando a base le risultanze statistiche proporzionali del-
1 esposizione per essa fatta in Vienna, saremmo in dovere di dichiarare che
I industria serica in quella grande nazione accenna a scoraggiamento e
forse a progressiva e non lontana decadenza.
L’ ESPOSIZIONE GERMANICA.
Oltre 1’esposizione collettiva dei fabbricanti di Crefeld (i cui prodotti
erano disposti cntro un ricco edifizio monumentale di marmo), le seterie ger-
maniche furono rappresentate da 40 fabbricatori, dei quali, la maggior parte
di Viersen, Suchtein, Dülken, Elberfeld, Baden, ecc.
Per formarsi un giusto criterio della varietä degli articoli, che escono
dalle fabbriche crefeldesi, bastava 1’esaminarne la mostra, poiche era in essa
identificato in tutte le sue diverse ramificazioni, il vero carattere di quella
manifattura locale. Notiamo semplicemente e senz’ordine il nome degli arti
coli , ond’era composto quel ricco campionario di Stoffe, avvertendo che la
maggior copia di esse era di mezza seta, ossia miste le une col cotone,
altre colla lana o colla fantasia, velluti lisci neri e colorati. felpe, rasi.