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assai variati, i quali, sebbene per la maggior parte urlieoli leggieri e fra
questi alcuni fabbricati col telajo meccanieo ed atti ad una vendita facile,
non erano pero mancanti di quei pregi intrinseci che caratterizzano una
buona fabbricazione.
Qual termine di confronto valevolissimo a stabilire la prevalenza di me-
rito fra i prodotti svizzeri ed i congeneri degli altri Stati, avremnio deside-
rato conoseere il prezzo commerciale di quelle stolfe; che per esso si sarebbe
altresi potuto definire fino a quäl punto possono rendersi economici gli ar-
ticoli di seta, tuttoche correnti, merce 1’ abilitä e la sicurezza dei mezzi di
fabbricazione.
Anche la collezione di nastri dei fabbricanti di Basilea, riccamente assor-
tita tanto nel genere liscio quanto nell’operato fu assai considerevole per il
modo egregio, quantunque economico, con cui essi furono disposti e tessuti.
— Alcuni nastri e poche sciarpe broccate ci parvero in ispecial modo for
mte di una bellezza sorpi-endente per l’accuratissima loro fabbricazione, per
lo squisito gusto dei disegni, nonche per la simpatica associazione dei colori.
Dopo 1’ esposizione universale tenutasi nel 1867 a Parigi, i fabbricanti
svizzeri non presentarono alcun che di eccezionale, ma un complesso di pro
dotti serici rivelanti gli sforzi loro lodevolissimi a conseguire quella per-
fezione, per la quäle ottennero di accrescere l’importanza commerciale delle
loro manifatture. — Dei prodotti delle maestranze svizzere, oltre i nastri di
Basilea, cui venne aggiudicata la Medaglia dei progresso, parvero inconte-
stabilmente degni di speciale considerazione, e eome tali ebbero eminenti
distinzioni, i tatretä e le faille nere e colorate della fabbricazione meccanica
di Adlischweil, i lustrini per ombrelli lavorati in Berna con telai meccanici,
nonche i diversi articoli lisci di Baumann e Comp., le stolfe rigate ed i Gri-
saille di Noz e Diggelmann, le garze di seta per veli e per buratti di Reiff-
Huber, le faille colorate di J. Schwarzenbach-Landis, i Poult-de-Soie di
J. Stapfer e figlio, e i tessuti neri di Naef e figlio, tutti fabbricanti dei Can-
tone di Zurigo.
La Svizzera fu lodatissima anche per la mostra di fantasie e di sete cu-
cirine, nella cui fabbricazione, come sopra accennammo, essa primeggia per
modo, che ne 1’Inghilterra, ne la Francia, ove la filatiira dei cascami serici
e dei doppioni trovasi assai estesa, possono pareggiarla. — E per questo che
le marche svizzere sono ricercatissime ed a prezzi superiori dei prodotti in-
glesi e francesi.
Non si e omesso di esaminare diversi campioni pregevolissimi di simili
filati, e fra essi alcuni saggi di fantasie, per llnezza e perfezione di lavoro
quasi rivaleggianti colle piü belle sete solite a vendersi ad un prezzo mag-
giore dei doppio. — Si hanno a notare fra le fantasie, siccome specialmente
degni di elogio, i prodotti esposti da Mühll Bürgy e Comp., da Boelger e
Ringwald di Basilea, e da Camenzind e Comp, di Schwyz, e fra le sete cu-
cirine quelle di Dürsteier .1. e di Ileitz Weber, entrambi dei Canlone di Zurigo.
Della Svizzera alcuni industriali dei Cantone Ticino csposero campioni
di seta greggia giudieati di un merito piuttosto secondario, fatta perö ecce-
zione di quelli presentati da Gessner, Gustav. Sal. di Melano.