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Volltext: Relazioni dei giurati italiani sulla Esposizione Universale di Vienna del 1873: Fascicolo 3, Gruppo V. Sez. D - Seta e tessuti di seta

GRUPPO V - SEZIOINE D. 
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nostra. — N.° d85 filatori italiani presentarono i saggi dei Ioro prodotti 
greggi o lavorati all’ Esposizione di Vienna. 
Di essi N.° 3 riportarono la Medaglia del Progresso ed il Diploma d’onore. 
» 8 la Medaglia del Progresso. 
» 25 la Medaglia del Merito. 
» 56 la Menzione Onorevole. 
Se piccolo fu il numero dei filatori italiani premiati in confronto a quelli 
che non lo furono, ciö provenne, non tanto dal grado di merito intrinseco 
e comparativo dei saggi presentati da questi e da quelli, bensi e principal- 
mente dai migliori sistemi di trattura e di filatura e dalla organizzazione piü 
consona al progresso della serica industria. 
Perciocche nelle norme generali adottate dal Giuri per il conferimento 
delle distinzioni, si tenne a calcolo principalmente, oltre la qualita della merce 
esposta, la fama del produttorc e l’importanza dell’opificio di esso; ben sa- 
pendosi che nel commercio non si ottiene durevole riputazione, ne si puö far 
prosperare uno stabilimento manifatturiero grandioso senza aver dato incon- 
trastabili prove di eccezionale abilitä; per il che soltanto ordinariamente 
torna facile avere a propria disposizione anche abbondanti capitali. — Perciö 
e ben naturale che coloro, che si posero a capo delle piü utili innovazioni 
e avevano raggiunta un’ invidiata perfezione nell’ arte di lavorare il lilo se- 
rico, quali sono i Lombardi e subito dopo i Piemonlesi, dovessero conseguire 
piü segnalate onorificenze all’ Esposizione di Vienna. — Questi industriali 
hanno da molti anni iniziata la propria riforma cou coraggio e con suc- 
cesso felice. — Anziche lasciare che sparse languissero in un atonismo pre- 
giudizievole le proprie filande , diminuitone il numero , accrebbero le ri 
maste con vasti e ben ordinati stabilimenti, in cui la trattura fosse eseguita 
col vapore e con metodi perfezionati e la torcitura stessa fosse sussidiata da 
utte quelle macchine reputate le piü proprie a dare nel piü breve tempo e 
col minor costo possibile una maggiore quantitä ed una migliore qualita di 
prodotto. 
Arrogi che gli industriali lombardi e piemontesi, essendo ad un tempo 
trattori e filatori, dovendo cioe trarre la seta dal bozzolo e poscia lavorare 
il filo serico per renderlo alto alla tessitura, sono meglio d’altri in grado 
di conoscere l’importanza dell’ottenere un filo regolare, netto, elastico, tenace, 
tale infine che risponda a tutte le esigenze della tessitura. La loro diretta 
relazione coi fabbricatori di Stoffe, agevolata dalla vicinanza in cui e posta 
la Lombardia ai centri di tessitura della Svizzera, dell’Austria e della Ger 
mania, non che del Piemonte a quelli della Francia, fu al parere di molti 
principale stimolo al perfezionamento della loro industria, per il quäle fu 
accresciuta l’importanza delle loro manifatture e assicurata agli operaj quella 
continuitä di lavoro che e indispensabile per rendere il prodotto ad un tempo 
maggiore e piü perfetto. 
Al contrario nelle altre provincie d’Italia, tranne alcune eccezioni, la 
trattura trovasi tuttora quäl era sul principiare del corrente secolo in Lom 
bardia, cioe suddivisa in una quantitä di piccole filande che, mantenute quali 
accessorj dell’industria agraria, servono a facilitare e ad utilizzare il rac-
	        
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