GRUPPO XXV
BELLE ART!
RELAZIONE
DEL
ProL GIOVANNI DUPRE.
— >00^000-
LA EFFICÄCIA DELLE ESPOSIZIONI IttONDIALI SÜLL V SCULTUM
E IN GENEIiE SÜLLE ARTI DEL DISEGNO.
Ho pelisato di ricercare le ragioni di una contradizione di giudizio [>or
tato sulle opere di scoltura alla Esposizione universale del 1873 in Vienna.
11 pubblico in generale accolse con molto favore la scultura italiana,
lodö a diritto e a rovescio, lodö qualche opera seria e bella, altre e piü
forse che questa lode non meritavano.
A me parve invece, che tranne alcune degne di lode, altre molte fossero di
pensiero e di forma volgari e inorpellate con ogni sorta di artilicioso lavoro.
Qui non ei entra ne principj di scuola, ne di Accademia, ne rancore per
nuove teorie; apprezzo anzi le novitä, dirö meglio le originalitä non con-
trarie al bello, perocche se mi piace piü Fidia che il Bernini credo che
qualche libertä nel concetto, come nel movimento e nella espressione, un
accento piü vivo e spiecato possono riscaldare e vivificare le aridezze degma
tiche deU’Aecademia e avviarci con lo studio del vero alla ricerca del bello,
che e il fine dell’ arte.
Da quel che ho detto apparirebbe che il pubblico ha torto ed io ra-
gione; del che mi si potrebbe dare la taccia di superbo, poiche il pubblico
non si puö ingannare, e inline il bello piace a tutti, il che non e giusto a
rigor di termine; il pubblico giudica per sensazioni ]»iü o meno liuone, piü
Esposizione Unit'ers. 1872, — Gruppo XXV. 1