4 GRUPPO XXV.
Ma c’ e un’ altra causa e piü radicale che genera questa confusione d’idee,
e di vani conati fuori della bella natura e contrari alle sane e belle tradi-
zioni dei nostri maggiori, dico la troppo facile e contradittoria educazione
che si da negli lstituli di Belle Arti.
L’arte, com’e evidente, e patrimonio di pocbi, anzi di pochissimi. Nelle noslre
Accademie invece si accolgono tutli; si fa fare un certo corso di studj, il
piü delle volte dannoso, perche lungo, falso e facile troppo, il quäle se serve
a tirar su molli tisici ingegni, serve anche ad intisichire i pochi gagliardi;
tisici poi ed intisichiti si fan guerra fra loro, ed e miracolo se alcuno nel
silenzio e nella contemplazione della esteriore natura, trova in se amore e
forza e costanza per riprodurne le infinite bellezze.
Quasi tutti i babbi vedono nei loro piecoli marmocchi degli arlisli, degli
scienziati, dei letterati, dei vescovi, poco curandosi ne sapendo essi scorgere
se Ie doti essenziali per codeste vocazioni sono in loro.
Un uomo fuori di posto e per se infelice e nojoso e dannoso agli altri.
Quanti ora esercitano l’arte infelicemente e perciö infelici per se e all’ arte
vera dannosi?
« Sempre natura se fortuna trova
Discorde a se, comc ogni altra semente
Fuor di sua region fa mala prova. »
Ecco io mi era proposto e piü sopra l’avea detto di non entrare in questo
saleeto; ma il lettore non tema, non andrö per le lunghe, e giä quel che
ho detto basta; perche la dimostrazione sta nel fatto, sta nel numero stra-
grande degli artisti, sta sopratutto nella sazietä e quasi direi nel disgusto
generale delle opere d’ arte.
Che fare dunque?
Riordinamento degli Istituti di Belle arti, con regolamento non di artifi-
ciosa facilitä, che nasconda le naturali diflicoltä dell’arte, atto a dare artisti
buoni, e ampliamento d’lstituli tecnici per le arti e mestieri.
Resultato. - Tutti al loro posto.
Arti belle, amate, apprezzate, ben retribuite; arti e mestieri abbelliti e or-
nati di disegno e di buon gusto. In questa via (mi e grato di constatarlo) ci
siamo cntrati e siamo in progresso, bisogna accrescere gli esemplari e i mae-
stri di buon disegno.
Per ottenere questo intento e sommamente opportuno, anzi necessario
attuare le massime e i precetti espressi nel suo libro da Pietro Selvatieo:
Del metodo d’ insegnamento nelle scuole elemenlari e superiori di Belle arti,
libro che preso seriamente ad esame da chi puü e deve, frutterebbe ritorno
dell’arte alla sua prima fonte, a’suoi veri intenti, alla operositä raccolta
ed efficace dei pochi, e al silenzio dei vaniloqui, delle vantazioni e degli as-
surdi.