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che il disegno non valga a rappresentare 1'ediSc'o eon precisione e con il suo
g-iusto carattere, ci corre; e pur troppo rnoHi dei nostri architetti> usciti dalle
Universitä o dagli Istituti tecnici superiori, si trovano in quest’ ultimo caso.
Gl’Inglesi hauno una maniera tutta loro propria di ideare le fabbriche e di
bondurne i disegni. Lasciando quasi del tutlo in disparte lo s'ile classieo, il
4uale non aveva per essi nessuna ragione storica, sono tornati al vecchio modo
anglo-germanieo: un gotico, il quäle non si slancia troppo nel cielo; non ismi-
nuzza troppo le masäe; ha, insieme all’arco aculo, una forma d’arco ribassato,
principiante a curve, terminante nel vertice quasi a linee rette, assai comoda
massime negli ediücii civili: un gotico in fine che si presta a ornare ogni parte
dell’edificio, fumaiuoli, grondaie, döccie, piegandosi facilmente ad ogni irrego-
laritä della distribuzione. Quest’ultima qualitä e essenzialissima per il popolo
inglese. Libero e prätico anehe nell’arte, vuole un’architettura die gli orni le
fabbriche, perche sente la dignitäj l’orgoglio di se, i! bisogno di una eleganza
che cresca il contentamento deU’animo per mezzo degü occhi; ma non vuole
che la ornataentazione gli sia d’impaccio nelle consuetudini della famiglia e nei
godimenti dell’agiatezza. Brama nelle case, nei palazzi, nelle ville, che tutti i
^ervizii sieno segregati dai quartieri d’abitazione; che i quartieri dei padroni, dei
ligliuoli, dei parenti, degli ospiti sieno staccati l’uno dall’altro; che i locali ab-
biano la forma pia adattata al loro uso, e se c’ e una via od un viale o una bella
prospettiva od una larga veduta fuori dei centri degli edificii, brama di avere
lä veroni e sporgenze, non si curando delle incoraode leggi della simmetria.
Codesti padiglioni o corpi distinti vengono poi annodati col mezzo di log-
gie, di portici, di lunghi corridoi, che raccolgono in un insieme ie sparse mem-
bra. La villa inglese ö immagine viva del popolo: separazione assoluta fra le
varie classi soeiali; distinzione fra le persone di una stessa famiglia; padronanza
di se. Un clirioso esempio di ciö e la villa del marchese di Westminster, della
‘quäle l’architetto Waterhouse aveva esposto i disegni a Vienna, e dove non si
trova hessun accordo, nessun riscontro di parli. Ma persino gli edificii pub-
blici, come il palazzo per la Corte di Giustizia a Londra, diseg.iato dallo Street,
hon curandosi della regolaritä, ne delle apparenze monumentali, mostrano al
di fuori, secondo i bisogni interni, torrette di qua, balconi di lä, loggie dal-
i’ una banda, corpi sporgenti daU’altra, con diverse altezze, e con ornamenta-
zione povera nelle parli men nobili, traricca nelle parii piü nobili. Tanta
singoluritä nelle idee architettoniche - singolaritä per le nostre menti sempre
inclassichite - e espressa nei disegni con il contorno a penna ben grosso, e
teon pochi tratti per indizio delle ombre e del giuoear delle masse. Le facciate,
Sempre a parco tratteggio, sono mostrate in veduta prospettica: metodo neces-
sario per la chiara intelligenza di tanta varietä di aggettl, di rientranze, di
poligonij di guglie, uniti in un tutto, che noi Latini diremmo scomposto.
E pure degna di consideruzione, benche in modo al tutto diverso, la mo-
Stra architettonica della Russia, la quäle oeeupava dal basso all’alto l’intiera pa-
rete di una grandissima sala, mentre quella degli Inglesi pigliava appena al-
fcuni metri quadrati. Ha molto schietto carattere russo. Le chiese, con tante
bupole in forma di pera, di bulbo, gigantesche e piccine, sorgenti da masse
hhe s’accavalcano le une alle altre, sentono dell’asiatieo, del barbarico, e fanno