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Volltext: Relazioni dei giurati italiani sulla Esposizione Universale di Vienna del 1873: Fascicolo 6, Gruppo II: Lane, bachicoltura, apicoltura ; stazioni sperimentali agrarie

LANE, BACIIICOLTUItA, APICOLTÜRA. 13 
Ciö riesce tanto piü meraviglioso quando si pensa al sistema del 
tutto estensivo con cui vi si esercüa la pastorizia: i pascoli naturali tenuti 
senza cura riescono intermittenti non solo, ma talvolta per effetto della 
stagione talmente poveri che conviene distruggere molta parte dei greggi 
perche il restante trovi alimento suffieiente. Nonostante queste eventuali 
cagioni di diminuzione dei greggi, qnesti Ultimi tosto si rimettono colle 
annate favorevoli, e la produzione non e meno distinta. 
Dalla Nuova Zelanda pervennero lane in pari quantitä anche in velli, 
ma non altrettanto pregevoli nelle qualitä delle lane finissime. Alcuni 
erano incroeiamenti dei merini colle pecore Leicester, che danno lane di 
pregio e cercate oggidi dalla fabhrica; ma le lane lavate aventi carattere 
di merine, tanto da cardasso che da pettine, non parvero cosi distinte per 
linezza come quelle di Melburn e del Capo. La societä Cnnterbury e Otago 
espose velli interi di merini che furono giudicali i migliori di quella pro- 
venienza, e la societä agraria della Nuova Zelanda mandö lane lunghe 
non lavate, di due anni, che non mancavano di pregio. Le ditte Muray, 
Aynsley, Capman Robert, lohn Hall e Matheson’s Ageney esposero del pari 
prodotti di qualche pregio. 
Altre regioni del nuovo mondo forniscono oggidi la materia prima ai 
lanifici d Europa, in particolar modo per le qualitä da filati di titolo 
supei iore e per tessuti, ma parecchie di quelle note provenienze lanifere 
non figuravano all’esposizione mondiale. 
LUiaguai, che e celebre per la finezza delle sue lane, delle quali tiene 
un i agguardevole commercio coli’Europa, non ebbe espositori; forse per 
causa delle sue condizioni politiche. 
Questo paese con Buenos-Aires ed altri Stati della Plata figuravano 
assai bene all esposizione di Londra, ed e noto cheun considerevol carico 
di queste lane viene annualmente importato dalla marina genovese e smal- 
tito tanto in Italia che per Marsiglia. Dalla inchiesta industriale emerse 
ultimamente che la maggior parte dei nostri lanifici fanno uso di lane 
della Plata che lavorano unitamente alle migliori indigene del centro e 
del mez/.odi d Italia. Sarebbe stato perciö molto opportuno un giudizio 
sopra un articolo che tiene un posto ragguardevole nella nostra industria 
e nel nostro commercio. 
Anche Venezuela non ebbe espositori. 
Dal Brasile vennero lane lunghe, grossolane, unitamente ad altre corte 
e di qualche finezza, non perö tali da eguagliare la lane dell’Australia. 
Le lane dette creole, o del paese, sono per Io piü da pettine ed anche 
lunghissime; il merinos vi e di reeente importazione; gli animali furono 
anche colä importati dalla Germania. 
Gli Stati Uniti dell America del Nord non ebbero espositori. 
In complesso questa esposizione delle Colonie e degli Stati d’oltreraare 
non si puö dire che risultasse pari, ne per pregio ne per quantitä e nep-
	        
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