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Volltext: Relazioni dei giurati italiani sulla Esposizione Universale di Vienna del 1873: Fascicolo 6, Gruppo II: Lane, bachicoltura, apicoltura ; stazioni sperimentali agrarie

GRUPPO II. 
IS 
1’ amministrazione privata della Granducliessa Elena Paulowna esponeva 
dei velli di montone puro sangue Rambouillet e Negretti, che raggiunge- 
vano il peso di 10 chilogr. ciascuno ed erano ammirabili per finezza ed 
eguaglianza. 
Gli altri paesi della Germania che non competono nella produzione 
delle lane corte e sopraffine mandarono tutti velli da pettine di pecore 
indigene di vario tipo. Poco distinte furono in genere le lane di Rassel, 
migliori quelle del Yürtemberg; ragguardevole era una copiosa collezione 
di lane del paese (Landswollen) di Buxtenhud in Prussia. 
La societa agraria dello Schleswig-Holstein unitamente all Unione 
agricola della Frisia del Nord mandava lane di pecore del paese (Landschäfer); 
ma degne di maggiore riguardo furono le lane di pecore inglesi riprodotte 
in paese in grande quantitä, giä da alcuni anni, le quali bastavano a 
fornire un’idea del progresso di quella pastorizia. Ambedue le societa agrarie 
centrali della Baviera e della Sassonia si fecero espositrici di lane comuni 
del paese distinte per saggi delle diverse qualitä, le quali mantennero il 
creditor di questa produzione. Piü accurata era 1’esposizione del Yür 
temberg, sebbene non superiore per la qualitä delle lane. 
Fino dalla Svezia non mancava una collezione di lane da pettine, le 
quali furono trovate degne di premio, quantunque sia noto che questo 
paese non puö attendere una grande produzione dalla pastorizia. 
Discendendo al Sud, ove la produzione lanifera posta in commercio 
veste una importanza anche maggiore , noi troviamo 1’ Impero Ottomano 
i cui prodotti di questa classe non figuravano in modo adequato alla loro 
importanza. 
Alcuni saggi di lane da pettine tanto bianehe quanto di colore, esposte 
nella galleria turca, non attirarono l’attenzione del Giuri. Ipeli di capra 
tanto bianchi come nero-lucidi, ed i peli di cammello parvero degni di 
considerazione. 
La Siria, che tiene razze speciali di pecore a lana lunghissima, di 
cui alcune delle piü pregiate in possesso alle tribü nomadi degli Arabi, 
che ha fabbriehe di tessuti e commercio di lane grossolane da materasso, 
da noi impropriamente credute di Grecia perche negoziate in quei porti, 
non figurava nell’esposizione dell’Impero. Lealtre provincie europee, la cui 
produzione e anche piü ragguardevole, come e dell’Albania, della Bosnia, 
della Servia e della Rumenia, non erano rappresentate in modo adequato. 
L’ Egitto mandava una completa collezione di lane del paese tutte 
lunghe e lisce, senza ciocche, per la maggior parte provenienti dalla con- 
trada compresa nel Delta. L’ allevamento della pecora e perü proporzio- 
natamente ristretto nell’Egitto, non contandosi in tutto il paese piü di cento- 
mila capi, di cui la maggior parte e nel territorio settentrionale. 
La Francia non credette di figurare all’Esposizione del 1873 colla sua 
importantissima produzione lanifera. I merini di antica importazione mi-
	        
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