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LANE, BACHICOLTURA, AP1COLTURA.
Distinto del pari fii il merito riconosciuto alla Societä Bacologica
di Moravia che, giä da parecchi anni, attende con qualche risultato al-
I’introduzione del gelso ed alla importazione di seme-bachi in un paese
di piccola coltura. In condizioni simili furono premiati anche gli sforzi
della Societä del setiticio di Stiria, la quäle ottenne anche raaggiori ri-
sultati perche favorita dalle piü miti condizioni climatologiche. Diremo
in seguito dell’esposizione dei paesi italiani deH’Impero.
Dalla Germania mandarono saggi di bozzoli il Taepffer consigliere di
commercio di Stettino e fu fra le coltivazioni piü. settentrionali che si
conoscono. Si ebbero bozzoli dall’ esposizione collettiva della provincia
di Assia, da un espositore di Berlino, e dalla casa Ulrichs di Stutgard
saggi di bozzoli e di seta; nell’esposizione collettiva del Gran Ducato di
Assia figuravano i prodotti di un allevamento all’aperto; con miglior esito
inline si videro alcune prove di coltivazione di Alsazia e di Lorena che
sono forse destinate a divenire le provincie piü setifere della Germania.
A provare la grande e generale preoccupazione di tutte le popola-
zioni del Nord per la introduzione della coltura del baco da seta basta
dire che perfino la Russia dalle provincie settentrionali ebbe espositori di
bozzoli e di seta.
Dalla scuola d’orticoltura di Ouman, governo di Kiev, si ebbero boz
zoli gialli e verdi e seta greggia; da due espositori di Yarsavia bozzoli
e seta; da uno di Orenbourg bozzoli e seme-bachi, e cosi da altri di Mosca.
Esposizione serica di Francia c d’Algeria.
La Francia che possiede alcune contrade piü produttive d’Europa nel-
I’articolo delle sete non ebbe che quattro espositori di prodotti della ba-
chicoltura. Sono note le opposizioni che incontrano anche presso alcuni
dotti, d’ altronde valentissimi, i nuovi sistemi razionali di bachicoltura
ed i metodi di coltivazione e di riproduzione destinati a togliere questa
industria dalle attuali disastrose condizioni. Ora coteste opposizioni ed esi-
tanze non possono a meno di rendere esitanti i coltivatori, e toglier loro
anche molta di quella fiducia in un migliore avvenire, che sostiene gli
sforzi e l’intraprendenza dei bacai e dei semai italiani. Cosi che anche nella
importazione di semi-bachi di buone qualitä i francesi con mezzi gran-
dissimi a loro disposizione sono fino ad ora apparsi da meno della loro ben
nola intraprendenza commerciale e ne importarono spesso in quantitä
insufficiente allo scopo e di qualitä scadente.
Per questo convien dire che le condizioni di questa coltivazione in
Francia sono piü deplorevoli di quello nol dovrebbero essere, fatto con-
fronto di alcune provincie sericole italiane. Neppure la qualitä e l'impor-
tanza degli oggetti esposti valevano a dare una migliore idea. quando