LANE, EACHICOLTURA, APICOETURA. 35
Questo saggio divisaraento ebbe per eonseguenza di far figurare, riu-
niti all'esposizione mondiale, una serie di apparecchi, d’invenzioni, di tro-
vati, di prodotti scelti fra i principali e piii meritevoli di considerazione
in una precedente esposizione speeiale, che altrimenti non sarebbero stati
portati ad una universale, o non vi avrebbero figurato perche dispersi e
confusi con oggetti di diversissima natura.
A questi si aggiunsero poi come facenti parte dell’esposizione agraria
italiana non pochi oggetti e preparati, che non figuravano a Rovereto, e
che vi furono spediti direttamente da espositori nostri.
Da una recente lodevolissima pubblicazione del Comitato ordinatore
del congresso internazionale di Rovereto appaiono partitamente enumerati
gli oggetti esposti e gli espositori, per il che io non crederei necessario
di notare che i principali e quelli che chiamarono l’attenzione del giuri,
come degni di premio.
A chi ben conosce lo stato odierno di questa importantissima indu-
stria e le questioni che la concernono, non poteva a meno di colpire di
meraviglia e di ammirazione ad un tempo il vedere esposti e rappresen-
tati gli sforzi, il lavoro razionale ed intelligente dei nostri bachicoltori
tutti intenti a scongiurare e vincere ad ogni costo la terribile crisi che
attualmente colpisce 1’ industria.
Non sono piü saggi di bozzoli esposti quasi solo ad attestare la possi-
bilitä di una coltivazione di prova ed i pregi della razza, ma sono Serie
c profonde ricerche anatomiche, fisiologiche e patologiche dell’insetto; sono
apparecchi ed espedienti proposti per istituire osservazioni, indagini ed
esperimenti; sono attrezzi ed utensili inerenti a nuovi mezzi e metodi di
allevamento, i quali tutti rivelano una somma attenzione e perseveranza
nel lottare contro le malattie dominanti, nel vincere e progredire. Havyi
quindi tutta una vera industria coi suoi processi piü recenti, colle sue
invenzioni, colla serie Iunghissima di tentativi e colle prove di costosissimi
successi. Yuolsi infine tutto cid ritenere come uno dei piü autorevoli risul-
tati del genio e deH’attivita dei nostri coltivatori, risultati che noi pos-
siamo, senza tema di confronto, contraporre agli splendidi proces.i dei
coltivatori del Nord nelle industrie zootecniche e nelle manifatture; ed
importa notarlo, giacehe la sericoltura, industria nostra, tiene benissimo
luogo delle industrie campestri che, come le distillerie dello zucchero e
le fabbriche per la birra, formano un giusto vanto dei coltivatori del Nord.
L’importanza dell’insieme dell’esposizione e delle singole cose esposte
meritava di eonseguenza che il giuri usasse una diversa misura di apprez-
zamento nella premiazione; ne era qui il caso di dare importanza ad un
saggio di bozzoli, che le condizioni di elima bastavano a provare come
lodevole tentalivo di coltivazione, ne all’annuncio della confezione e del-
l’introduzione di nuove varieta di seme che per un agricoltore del Nord
attesta solo un impegno singolare, piü ancora che raro; il che, io ritengo,