LANE, BACHICOLTURA, APICOLTURA.
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vicino alle provincie nostre che piü intensivamente attendono alla bachi-
coltura, diretta dall’egregio fisiologo prof. Federico Haberland coadiuvato
dal valente nostro prof. Verson, la stazione non mancö di portare tutti i
migliori frutti. In un momento di generale disastro nella bachicoltura,
mentre appena si erano prese a studiare da noi Ie malattie del baco e
non ancora si applicavano in grande i metodi di selezione, la stazione
bacologica di Gorizia fu come il centro a cui concorsero tutti questi studi
e da cui irradiarono tutte le migliori teorie della nuova bachicoltura, i
migliori giudizi intorno ai meto:li ed ai modi di fare. II suo giornale
[La Sericoltura Austriaca) assai piü diffuso in Italia che nell’Impero era
avidamente consultato dai bacologi e dai bachicoltori; gli studi e gli
esperimenti istituiti coi validi mezzi che la stazione aveva a sua disposi-
zione, si divulgarono tosto e servirono di guida ai coltivatori. Le pre-
ziose pubblicazioni di fisiologia dell’Haberland e quelle di patologia e di
storia naturale del Verson giovarono grandemente e direttamente alpro-
gresso ed allo studio dell’arte. Siffatti titoli bastarono alla stazione baco
logica di Gorizia per acquistarsi nel breve tempo che ebbe vita la bene-
merenza del pubblico e dovevano valerle, come le valsero, ad ottenere il
maggior premio nel concorso mondiale.
Attualmente e voce che, per la promozione dell’Haberland a pr )fes-
sore presso la scuola d’agricoltura di Yienna e per altre disposizioni date,
la stazione bacologica vada a trasformarsi in una stazione sperimentale
agraria, e giä i bachicoltori nostri sentono il difetto di una pubblicazione
periodica di bachicoltura, che emani da un centro di studi come era quello
di Gorizia. E per questo motivo che tutti aflermano sempre piü provvida ed
opportuna essere l’istituzione e l’eventuale ampliamento della nostra R. sta
zione sericola di Padova, imperocche, spetta ora a questa di sostituire com-
pletamente un centro attivo di studi e rendere ai coltivatori d'oltre confine
quel giovamento che la stazione di Gorizia rendeva ai nostri, poiche la
scienza non conosce confini. Che il nostro istituto non sia da meno dei
suoi brillanti destini ce ne assicura la provata volonta di chi lo dirige, e
non ci resta quindi che di chiamarvi sempre piü l’attenzione di chi lo sor-
regge e gli fornisce i mezzi.
La benemerita societä agraria di Gorizia, per tutto il tempo che funzionö
nella stessa cittä la stazione bacologica, non manch con ogni mezzo di
concorrere a divulgare e rendere profittevoli i suoi studi, per aver saputo
tosto apprezzare l’utilitä di una istituzione sperimentale e di averne. vo-
luto trarre il miglior profitto per la bachicoltura locale; la societä meritava
certamente un premio di riconoscenza dell industria bacologica. Lssa prov-
vide poi ad una Serie di istituzioni che rendevano praticamente utile
e quasi popolare ogni nuovo processo di bachicoltura; cosi faceva con-
fezionare e distribuire seme-bachi a selezione microscopica, faceva ri-
scontrare la qualitä di quello posto in commercio e, col mezzo dei soci