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GRUPro ii.
Pel cav. Dombrowschi Raul di Praga venne proposto un premio per
la sua esposizione di miele e cera; questo foceva parte di una generale
esposizione di prodotti agrari della Boemia di cui lo stesso Dombrowschi
fu oi dinatore. II piano di ordinamento dell’esposizione stessa e degno di
osservazione come quello che ebbe 1 approvazione del Liebig pochi giorni
prima della sua mortee collima colle sue fondamentali teorie agrarie. L’or-
dine dell’esposizione mostrava il giro o ciclo dei materiali diversi dei
terreni che si trasformano nei diversi prodotti per poseia ritornare in
parte al terreno sotto forma di concimi e residui, cosi che riesce migliore
queü’agricoltura che, per effetto dei suoi ordinamenti e delle serie delle
sue coltivazioni, ne ritorna una parte maggiore. La serie cosi concepita era
rappresentata in prima dai saggi di terre colle rocce originarie, le acque
naturali e potabili, i prodotti della pesca, della caccia e delle foreste ; veni-
vano poseia i prodotti primi deU’agricoitura, in seguito i prodotti lavo-
rati, e manifatturati, i caseami, i residui utilizzati sia come foraggi, sia
come concimi. Le api tenevano il loro posto fra i prodotti naturali ed
accessorii; il miele e la cera figuravano greggi e lavorati in proporzioni
rilevanti.
Yarie societä apistiche della Boemia concorsero a questa esposizione
collettiva con prodotti ed utensili di apicoltura.
Un maestro di seuola ed il signor Antonio Rank del villaggio di Jochniz
nella Boemia esposero del pari prodotti apistici ed attrezzi di loro fattura.
Noto anche questo perche esso pure non era 1’ unico fra i suoi col-
leghi nell’istruzione, che figuravano come espositori ed apicoltori. Sarebbe,
se vuolsi, questo un mezzo adottabile ovunque per difibndere pifi sicura-
mente e nel piü breve tempo possibile l’apicoltura razionale fra le popo-
lazioni dei contadi; e per di piü un espediente per raggiungere qualche
maggior risorsa all’onorario di questa classe d’insegnanti, avvegnache tutti
sappiamo, come nella insufiieienza degli emolumenti stia un principale
ostacolo ad averbuoni insegnanti, mentre un’occupazione, come quella che
puö dare un piccolo arniaio, che si puö stabilire ovunque nella campagna,
non toglierebbe tempo all’ufficio principale e servirebbe di onesta e digni-
tosa occupazione e distrazione, e potrebbe fornire un reddito di poco infe
riore all’onorario, almeno quäle si misura fra noi.
Come dato che prova pienamente l’attivita delle provincie dell’ Impero
nell’apicoltura, cito la statistiea animale della parte cisleitana ove le arnie
esistenti sommano a 913,743.
Esposizione apistica della Germania.
Dalla Germania mandarono esposizioni collettive dei vari soci, la
societä di apicoltura di Nassau che espose saggi di cera e miele in vasi,
nonche una statistiea dell’apieolturn nella provincia; la societä apistica