LANE, BACHICOLTURA, APICOLTURA. 49
indigeni in n.° di 23.000 apicoltori. Presso le tribü dei Cabili si conoscono
dei proprietari che tengono da 800-1000 arnie. L’esportazione della cera
dall’AIgeria varia da 60-140,000 chilogT. nell’ultimo quinquennio, ed essa
si vende a lire 4 il chilogramma.
Esposizione apistica della Spagna e dei Portogallo.
La Svizzera prese parte anch’ essa al concorso internazionale di api
coltura rappresentata dalla societä apistica dei Ticino, di cui e direttore
il valente Mona; dell’esposizione facevano parte tre scritti dello stesso
suH’allevamento delle api nella Svizzera, da cui apparisce l’importanza di
questa produzione in un paese ove il miele e un ornamento quotidiano
delle mense.
La Spagna ed il Portogallo ebbero appena alcun che di notevole in
fatto di apicoltura. La Grecia collocö una sua copiosa collezione di miele
nel 4.° gruppo fra i commestibili; erano preziose qualitä di prodotti pro-
\enienti dallAttica, da Corinto, dall Eiide, da Cerigo e tali da meritare
la successione dell’antica rinomanza; il giuri di questa sezione non pote
prenderli in considerazione, stante il collocamento fuori dei gruppo.
Nuova arnia russa, cera dei Giappone.
( ome oggetto di curiositä va citata una memoria dei signor Borisowski
di Mosca tradotta in tedesco e die riguarda un’arnia costrutta apposita-
mente per raccogliere e formar sciami, cui va annesso un ordigno con telai
da alzare od abbassare col mezzo d’una puleggia, merce il quäle vi si puö
ottenere lo sciame artificiale come neH’arnia orizzontale.
Nell’esposizione dei Giappone figurava oltre ai prodotti dell’ape mel-
1 i 11 ca, eziundio della cera prodotta da un insetto ancora allo stato selvaggio,
la quäle cera aveva tutta 1 apparenza della cera comune, unitamente ad un
colore bianco cristallino a tessitura come la glicerina. L’insetto a quanto
sembra non venne ancora classilicato.
Progresso delPApicoltura in ltalia.
In ltalia la questione dell’apicoltura razionale fu agitata assai tempo
dopo che era giä seguita una intern riforma nell’apicoltura d'oltre monte;
ma non per questo si puö dire che si arrivasse Ultimi nell’adottare l’al-
levamento odierno. Uomini egregi da forse vent’anni in seguito a viaggi
Esposizione Universale 1873. — Gruppo II.
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