LANE, BACHICOLTURA, APICOLTURA. 53
di evento naturale, come e falso l’ammettere che l’apicoltura sia un’ in-
dustria che non richieda lavoro, e spese e capitali al pari di qualunque
altra; il maggior reddito netto sta anche qui in proporzione del maggior
lavoro di assistenza, diligenza e capitali impiegati.
Diffondere 1’ apicoltura nazionale tanto da farla entrare come un’ oc-
cupazione ordinaria nella pratica dei contadini i quali vi attendessero,
come attendono alle operazioni piü difficili di bachicoltura, sarebbe in vero
l’opera la piü utile e la piü desiderata e richiesta oggidi rispetto a questa
industria. Sono per conseguenzn lodevoli sopratutto gli sforzi diretti a
questo scopo.
Fra questi ci e grato dovere 1’ accennare all’ operositä del socio della
Societä milanese di apicoltura signor M. Alfonso Visconti di Saliceto, che
appunto ideü e mise in opera un sistema di soccida coi contadini suoi
dipendenti ai quali apprese i nuovi metodi efornii mezzi di praticarli sulla
base della mezzadr'ia. Certamente nessuna impresu e cosi lodevole ne cosi
pratica come questa , ed importa di chiamarvi V attenzione del pubblico
perche degna d’ introduzione. Le notizie particolareggiate sul sistema ap-
paiono nel periodico della societä.
L’apicoltura cosi diventata una nuova risorsa del coltivatore di fronte
al rincarimento di molte derrate di consumo, assume tale opportunitä da
poterlaannoverare fra i mezzi di prosperitä, e di benessere nazionale. L’Italia
ha clima e condizioni tutte favorevoli, 1’industria non cessa di trovare
nuovi mezzi di utilizzazione dei prodotti, ogni passo che il coltivatore
faccia nel senso di accrescere e rendere piü uniforme produzione, segna
la conquista di un nuovo elemento di ricchezza.