GKUPPO II.
BACHICOLTUBA
RKIjAZIONE
DEL
Prof. E. YERSON
Sia che meno di altri si prestino a unapubblica mostra i prodotti della
baehicoltura; sia che codesta industria per molti paesi non abbia alcuna
importanza: il fatto sta, che relativamente essa ebbe pochi rappresentanti
all’Esposizione di Yienna, e questi quasi tutti appartenenti al Regno d’I-
talia, o al Tirolo italiano.
La Francia, se togliamo pochi campioni di bozzoli indigeni o delle sue
colonie, si astenne quasi interamente dal farvi rappresentare la bachi-
coltura, in essa pur tanto sviluppata; la Spagna e il Portogallo anch’essi,
a giudicare dai pochi oggetti esposti, se ne son dati cura assai minore
di quello che avrebbe meritata.
Il Governo Ottomano con lodevole zelo fece una esposizione collettiva
di tutte le razze coltivate nelle diverse provincie di quel vasto impero;
ma dimenticö di aggiungervi quei dati e quelle indicazioni che avrebbero
permesso di formarsi un’ idea esatta sullo stato in cui l’industria attual-
mente vi si trova.
Gli Stati meridionali dell’America, tra vari campionari di bozzoli, espo-
sero anche dei nuovi bruchi serici, intorno ai quali non mi riuse'i perö di
raccogliere alcuna notizia attendibile.
Cina e Giappone, i paesi sericoli per eecellenza, non ebbero a presen-
tarci che una collezione assai incompleta di bozzoli. E cosi non deve far
maraviglia, se in seguito il referente avrä ad occuparsi quasi esclusiva-
mente di espositori italiani, e di oggetti che per la maggior parte figurarono
giä alla Esposizione bacologica di Rovereto.