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GRUPPO II.
Pi'odoth di Bachicoltura.
[ Prodotti di bachicoltura esposti , furono bozzoli e sementi; come
quelli che costituiscono gli unici soggetti, coi quali l’allevatore di bachi
faccia commercio propriamente detto.
La esposizione di varie qualitä di bozzoli puö avere un certo inte-
resse di curiositä, riferibile ai vari colori, dimensioni e forme che questi
presentano; nia non permette giammai un giudizio definitivo sulla qua-
ita ella nie ree, che a tale uopo dovrebbe previamente essere assoggettata
a sperimenti di trattura. Tuttavia essu puö fornirci indirettamente qual-
che nozione utile sulla intensitä con cui infieriscono le dominanti malattie
in una determinata contrada; sugli sforzi piü o meno efficaci di alcuni
allevaton a sostituire delle razze, notoriamente piü pregevoli, a quelle
tino allora in paese coltivate.
E sotto questo ultimo aspetto sono certamente lodevoli le esposizioni
d. nurnerosi confezionatori italiani ed esteri, i quali con grande preferenza
*i “ tte “8' ono 0 alIa razze indigene toscane, o a quelle del mezzogiorno
della Erancia.
Ma se la esposizione di bozzoli puö, come sopra ebbesi a dire, suscitare
qua che Interesse nell osservatore, non si poträ certamente altrettanto dire
delle sementi di bachi, le quali non presentano alcun criterio esterno per
farne giudicare la qualitä o la provenienza. Onde la esposizione di se
menti, a mio avviso, gioverebbe unicamente al mercante che di simile oc-
casione si prevale ad annunciare i prezzi della sua merce. Ed io la passo
sotto silenzio, appoggiandomi in ciö anche sul verdetto della giuria, che
guidata da tali principii non volle premiare alcun espositore di sementi.
Fra le collezioni esposte di bozzoli vogliamo citare quella del Governo
Ottomano, che specialmente per le enormi dimensioni dei bozzoli conte-
nutivi attirava l'attenzione del pubblico; quelle del sig. ing. G. Susani
di Albiate, F. Sotto Corona di Dignano, A. Polidori di Anghiari, G.
Godigna di Capo d Istria, Yalli F. di Cortona, Societä Agraria di Rove-
reto, e di molti altri ancora, che al par di essi cercano di sostituire le
antiche razze indigene a quelle di estera importazione.
Grande cura vi posero anche le societä sericole morava e silesiana :
cura forse maggiore, di quello che la industria sericola in quei paesi
ayrebbe meritato. Poiche, sia detto per incidenza, i risultati che fin qui
vi si ebbero dalla bachicoltura, rappresentati come vengono dagli An-
nuari stampati dalle suddette societä, sono tutt’altro che incoraggianti;
ed a me sembrano sture fuori di ogni proporzione con i sagririz°i° pecu-
niari abbastanza rilevanti, che il Governo Austriaco vi porta. In simile
caso le mostre riescono a puro apparato di lusso, che per il pubblico
intendente non puö avere alcun serio interesse.