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gruppo ii.
ispezione lo stabilimento Susani, difficilmente avrä potuto trarre qualche
insegnamento dai modelli dispersi qua e lä di quelli apparecchi, che in
Albiate pure funzionano si egregiamente. II merito singolare che nessuno
puo contestare al sig. Susani, sta non tanto in novitä di macchine e di
attrezzi, quanto nell’esemplare e logico ordine con cui si succedono le singole
operazioni,rendendo cosi oltremodo difficili gli errori, che in fatto di selezione
possono riuscire fatalissimi.
Fatta menzione ancora della incubatrice esposta dail’istituto bacolo-
gico di Gorizia; incubatrice, che presenta un ottimo sistema di rinnova-
mento d’aria, ma che pecca per la cattiva sorgente di calore, abbiamo
passato in rassegna tutti gli oggetti principali, che in attinenza al seme
bachi meritavano essere nominati.
In ordine alla cducazione del baco stesso, molti furono i modelli di
graticci esposti, le reti per il rautamento dei letti, le carte bucherate, le
Palette ecc., senza che vi avessi potuto scorgere alcuna cosa di notevole;
fui sorpreso tuttavia di trovarci diverse imitazioni della stufa Carret; di
una stufa ch’ io non esito di dichiarare pessima , per 1’ uso che nell’al-
levamento di bachi se ne voglia fare.
Mi parve invece degno di nota il forno Schrott per la sofTocazione dei
bozzoli, a sistema non molto diverso da quello del sig. Castro Giovanni.
Una grande cassa rovesciata che mediante tiranti su 4 puleggie puö
venire alzata ed abbassata, rappresenta la stufa. Vi s’introducono'i bozzoli
disposti sopra un carretto mobile a rotaie; si fa la chiusura ermetica con
acqua mediante un canaletto in cui pescano gli orli inferiori della cassa.
Si produce il vuoto con la iniezione di vapore d’acqua, die per un’aper-
tura al fondo caccia l’aria. Chiusa anche quest’ultima apertura, la tem-
peiatura elevata del vapore rinforza Teffetto del vuoto pneumatico.
Inline concorsero lodevolmente all’ Esposizione i signori F. Brivio di
Milano e G. Weinzierl di Vienna, i quali si danno cura di tenere un
deposito sempre ben fornito di tutti quelli oggetti, che al bachicultore pos
sono occorrere.
Modelli, preparazioni anatumiche, collezioni, quadri.
Bellissimi furono i modelli in cera del signor Maestri di Pavia, che si
propose d’illustrare specialmente le funzioni riproduttive del tilugello. Di
minore importanza mi sembrarono i numerosi quadri, pure del Maestri,
che, oltre alle malattie del filugello, rappresentano la storia di molti altri
insetti utili e nocivi.
I\on meno favore incontrarono da parte del pubblico i modelli ese-
guiti da G. Luziardi sotto la direzione della stazione bacologica di Pa-
dova, e ne fanno fede le numerose ordinazioni di copie che all’esecutore
ne vennero fatte.