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GRUPPO II.
raenti giovanili, sempre fugaci di per se stesse e poco atte ad astratti
concepimenti, ed una volta guadagnata la simpatia di chi deve appren-
dere, 1 immagine del concreto lascia sempre in quelle tenere menti una
impressione fedele alla realtä della cosa e assai diiratura. Si faccia ri-
corso, per conseguenza, nelle scuole alla dimostrazione concreta piuttosto
che alle astratte rappresentazioni, e nelle scuole mezzane e popolari piü
presto che in tutte le altre; e se ne usi anche nelle pubblice mostre. 41a
le stazioni sperimentali, che hanno scopo tanto diverso dagli istituti sco-
lastici, non ne abusino mai; diversamente accaderä, come e avvenuto ap-
punto a Vienna, che somme non piccole saranno impiegate, e tempo molto
sarä speso nel dimostrare cose giä note e punto peregrine, ed altre che si
potevano far ben conoscere merce grafiche dimostrazioni: — danaro e tempo
che piü utilmente debbono essere spesi nei gabinetti a pro della scienza,
e nei campi sperimentali a pro della pratica agraria.
La stazione viennese aveva portato nel padiglione, nei quäle era si-
gnorilmente ospitata, un grau numero di tavole murali colorate (serie VII),
rapprcsentanti alcuni parassiti del le piante coltivate, alcuni prodotti mor-
bosi (segale cornuta), la quantitä di corpi organici e dei piü importanti
costituenti delle piante stesse; non che qualche apparato (serie VIII e IX)
per esperimenti di fisiologia vegetabile. Infine, la mostra si chiudeva (serie X)
con molti vasi di vetro, nei quali si facevano(ben s’intende non con quella
precisione, ne con quell’ordine e cura che solamente si possono osser-
vare nella quiete del gabinelto) esperienze di coltura nelle soluzioni
acquose, nella sabbia, nel carbone e nella torba.
Con tale costoso apparato la stazione agraria di Vienna si presentava
slupendamente agli occhi dei piü, e si guadagnava agevolmente I’ammi-
razione dei visitatori; quindi uno degli scopi, per i quali le mostre si funno,
era raggiunto. Tuttavia gl intelligenti le avrebbero dato maggior lode, se
fosse comparsa con abito piü modesto e si fosse data cura di rappresen-
tare anche in modo sfarzoso i risultati di qualche nuovo Studio molto
importante giä da essa condotto ad efietto, od almeno avesse raceolto in
un opuscolo i Iavori originali dati alla stampa a vantaggio della scienza
e dell’agricoltura; dei quali non si ebbe altra notizia che questa: le re-
lazioni delle ricerche della stazione di Vienna si pubblicano nella rivista
settimanale del Minis'ero d'Agricoltura, che e poco conosciuta, come quasi
tutte le pubblicazioni officiali dello stesso genere.
Stazione chimico-enologica di Klosterneuburg.
A fianco della scuola pratica di orticoltura, che dirige il barone
Babo, sorse neU’autiinno del 4870 la stazione enochimica dell’Impero Au-
striaco in Klosterneuburg .: piccola cittä (6000 abitanti) sul Danubio, a 40