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Volltext: Relazioni dei giurati italiani sulla Esposizione Universale di Vienna del 1873: Fascicolo 6, Gruppo II: Lane, bachicoltura, apicoltura ; stazioni sperimentali agrarie

STAZIONI SPERIMENTALI AGRARIE. 67 
chilometri circa al di sopra di Vienna. La stazione ha sede nel piano 
terreno di un grande e bei monastero; e diretta dal sig. Rösler, che ha 
stabil dimora presso l’istituto; e dispone di 4 o 5 assistenti retribuiti, non che 
di qualche giovane, che desidera imprutichirsi nelle analisi e ricerche 
chimiche. Essa ha per proprio instituto di prendere a studiare a tempo e 
luogo opportuno tutto qnanto risguarda la coltura della vite e degli 
alberi fruttiferi, la fabbrificazione del vino e del sidro , i fenorneni 
chimici della fermentazione, non che il commercio del vino. II Iaboratorio 
chimlco, che e la principale delle sue parti, consta di 7 ambienti, oltre 
l’iifficio di direzione, i quali non sono ne grandi ne comodi, come si ri- 
chiede oggi per i laboratorii chimici di prim’ ordine ; e abbondante 
di materiale scientifico, e va fornito di alcuni apparati convenientemente 
disposti per sollecitamente eseguire le determinazioni analitiche. Vi ha, 
per esempio, un apparecchio speciale per determinare, nello stesso tempo 
volendo, 1 alcool contenuto in 45 campioni di vino, e consiste semplice 
mente in una grande cassa, ove circola acqua fredda, ed in cui sono 
immersi 45 serpentini di vetro. Vi ha pure un altro apparato per poter 
determinare dal medesimo operatore, presso che nello stesso tempo, lo zuc- 
chero in 10 campioni di mosto o di vino, e che porta 10 tubi graduati 
(burettes); ed un altro apparato che serve per eseguire 10 (o 18 salvo il vero) 
determinazioni di glicerina alla volta. Il Iaboratorio possiede in oltre una 
stufa per riscaldare il vino imboltigliato, costituita da una grande cassa me- 
tallica, nell interno della quäle coH’aiuto dell’acqua calda si porta la tem- 
peratura del vino tra 70° e 80° gradi. 
Presso il Iaboratorio tu vedi una serra per l’esperienze di vegetazione; 
poco piü Iä un vasto giardino, ove si coltivano con molta maestria vitigni 
di ogni generazione e maniera (circa 500 diverse varietä d’uva); da un al- 
tra parte una e.intina benissimo provvista di tutto l’occorrente, in cui si 
custodiscono con eure esemplari i vini fabbricati con uve a bella posta e 
in certa quantita all’uopo collivate. 
Presso alla stazione enologica di Klosterneuburg e sorta, inoltre, per 
opera del barone Babo una galleria, ove il visitatore puö acquistare istru> 
menti, macchine, reagenti, e quanto piü gli possa occorrere per lavorare 
in grande, come per esperimentare intorno ai vini. 
La mostra, die 1 istituto in discorso avea allestito nel padiglione del 31 i 
nistero di Agricoltura era tale che una volta visitata potevasi fare a meno 
di reearsi a Klosternenburg, per conoscerne da vicino i gubinetti. 
In fatti, si erano portati alla esposizione tavole dimostranti i resulta- 
menti delle ricerche intraprese; campioni di alcune terre; apparecchi e 
strumenti chimici, che presentavano qualche novitä; non che tutto quanto 
di meno raro si deve trovare in un Iaboratorio specialmente riserbato agli 
studii enochimici. Anche qui trovavasi usato il solito metodo di dimostra- 
zione materiale di cui sopra toccammo nel discorrere dell’altra stazione
	        
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