GRUPPO VIII.
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Una buona scuola Ji tarsia manca quasi afiatto in Italia, e se il Gatti
ed il Lancetti non fanno qualche allievo che sappia imitarli , verrä un
giorno che questa nobile ed antichissima arte professionale si trovera nuo-
vamente abbandonata ai mestieranti, come disgraziatamente lo e adesso
in molte cittä italiane h).
Mentre in Italia si esercita su larga scala e con grande progresso
l’intaglio in legno, la tarsia ha pochi eccelienti maestri, e pochissimi al-
lievi. Tutti gli ebanisti la pretendono ad intarsiatori, ma il cielo ne liberi
da quell’accozzaglia di pezzetti di legno messi insieme alla peggio, e che
non hanno altro pregio, tranne quello di smaglianti colori.
Havvi qua e lä qualche buono intarsiatore, ma difficilmente vedonsi
pregevoli opere, e quasi tutte provengono da Roma, Perugia, Milano e
Brescia. Come piü sotto accenneremo, ora in Siena si e cominciato ad
attendere nuovamente alla tarsia, ed e questo un solennissimo benefizio
per l’arte, conciossiache e di lä che surse questa nobile arte insieme al-
l’intaglio: e lä che tuttora gelosamente si custodiscono le preziose opere
di Niccolö de’ Cori, del Barili, di Giovanni da Verona , di Raffaello da
Breseia, e di tanti altri celeberrimi intarsiatori. E di lä che si partirono
i primi restauratori dell’ arte del legno nel secolo attuale; e di lä in fine
che i piü distinti intagliatori italiani hanno attinte le prime ispirazioni
del beilo e del buouo.
Sarebbe una grande Ventura se in quella gentile cittä sorgesse una
buona scuola di tarsia in legno che consolidasse meglio quest’arte fra noi
e ci allevasse degli alunni che sapessero coltivaria con solerzia, intelligenza
e buon gusto ! E sarebbe desiderabile che ne prendesse 1’ iniziativa quel
valentissimo direttore della R. Accademia di Belle Arti, che e il prof. Luigi
Mussini, che meglio di ogni altro potrebbe dirigerla.
E con questo voto sincero chiudo il mio dire su questa sezione e passo
ad altre.
Sezioni Ce/). — Queste due sezioni non avevano riuniti se non
dieci espositori, dei quali a me non riusci di vedere che i lavori di un
solo, Augusto Rizzi di Milano, che appartenevano alla sezione D. Mi
parvero meritevolissimi di considerazione , e di fatti i miei colleghi de-
stinati all' esame di quella sezione, pare che dividessero non solo la
mia opinioue, ma che restassero pienamente convinti del progresso che
aveva fatta in Italia quell’ industria , imperoeehe assegnarono al suo di-
stinto produttore la medaglia del progresso , uniea distinzione di tal ge-
nere che ebbe il gruppo VIII. Tali lavori consistevano in tende ad uso di
persiane, che a Milano si lavorano egregiamente; e rammento con pia-
cere di averle ammirate eziandio allorquando nel 1871 ebbi 1 onore di
(1) Vedi FraoccMGTTi: Bella sculluia e larsia in legno. Tipi Barbara, Firenze, 18W.