INDUSTRIA DEL LEGNO.
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era troppo grande per poter vincere tutti i contrasti che si opponevano
ad una completa vittoria. I mobili del Ferigo non cessarono per questo
dall’essere apprezzati, e visti di buon viso, ma non poterono perö ottenere
una ricompensa maggiore della menzione onorevole.
Belle tarsie a flgura furono eziandio g'uidieate quelle del savonese
Vincenzo Garassino, e come tali premiate con menzione onorevole.
Di lunghissima discussione furono poi argomento i piccoli mobili in-
tarsiati del Gargiulo di Sorrento, che posseggono la grande specialitä di
rappresentare scene e costumi nazionali a minutissime tarsie dei piü vaghi
colori. Svariatissimi sono gli oggetti che escono dalle otücine del Gar
giulo, e tutti dal piü grande al piü piccolo offrono graziöse forme, inge-
gnosi meccanismi per servire a piü usi, buona esecuzione, e prezzi anche
economici. Tutti questi requisiti sembravano dover fare una certa favo-
revole impressione nell’animo dei giurati, ma la loro inclinazione ad essere
piuttosto severi che soverchiamente condiscendenti non fece che determinare
una votazione, il di cui resultato si fu una menzione onorevole.
Piü fortunato si fu Antonio Catalano di Palermo, che espose una ele
gante giardiniera con acquario, intarsiata con molta venustä a madre-
perla e metalli, ed alcuni tavolini ornati di consiinili tarsie eombinate
con grande abilitä ed ottimo etfetto.
Questi lavori avevano senza alcun dubbio essenzialissimi meriti, e tutti
fummo concordi nell’apprezzarli, e nel crederli degni di una medaglia di
merito, che infatti venne senza grandi ostacoli conferita. Ed io regi-
stro qui con piacere questa ben giusta ricompensa coneessa al bravo Cata
lano, i di cui graziosi lavori ebbi luogo di vedere e giudicare altre volte,
e che ho rivisti sempre piü migliorati in questa solenne occasione. E con
tanta maggiore soddisfazione consacro queste poche parole all’operoso iso-
lano, in quanto che questa volta hoveduto meglio apprezzati i suoi lavori
coi quali cerca d’imitare sotto altra foggia gli antichi Vieux Laques. Che
questa onorata ricompensa possa essere largo compenso al benemerito Ca
talano del rammarico che ebbe a soffrire a Parigi nel 486/ col non avere
ottenuta veruna ricompensa! Ne quella di Vienna gli fu coneessa senza
subire grandi e pericolosi confronti con mobili splendidissimi di simil
genere fatti dall’olandese Krüger, i quali certamente per molti rapporti
erano superiori in merito e bellezza. Ma i lavori olandesi erano per la
maggior parte iutarsiati con preparazioni di cartoni pietiiticati, e quelli del
Catalano erano condotti sul legno, e per conseguenza di una natura atTatto
diversa.
Ne soltanto l’Olanda aveva presentati stupendi mobili e suppellettili
imitanti, con smaglianti colori di madreperla, i Vieux laques, ma nella
sezione inglese e in quella egiziana ve ne erano dei magnifici. Eo stile
orientale adattato a quelle mobilie le rendeva oltremodo non tanto ori-
ginali quanto rieche, e fermavano bene a ragione l’attenzione di ognuno.
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