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GRUPP0 VIII.
Infine il Manetto non andö soltanto celebre per i suoi lavori in legno,
raa per essere stato un abilissimo architetto. Di fatti fu capomaestro della
eupola e della lanterna di Santa Maria del Fiore e di Santo Spirito.
Per tutto quanto riguarda le opere diverse architettoniche di questo
valentuomo, da molti ignorato come intagliatore, puö riscontrarsi il Va-
sari nella sua vita, e nelle illustrazioni fattevi dal Milanesi nella edizione
Lemonnier del 1857.
Un altro valentissimo artista fiorentino, rimasto lungamente quasi
ignorato per grande ingiuria della fortuna si e Francesco di Giovanni
di Francesco, il quäle per essere alto e eomplesso della persona fu detto
il Francione, onde i suoi discendenti si chiamarono de’Francioni. — Il
benemerito Milanesi, al quäle debbonsi in particolar modo le notizie rac-
colte intorno a questo maestro di legname e architetto fiorentino, cosi si
esprime Oh « Nacque nel 1428 in Firenze. La sua prima professione fu
» il legnaiuolo ed il lavorare d’intagli e tarsia, nel quäle esercizio egli
» si acquistö tanto credito, che molti giovani desiderosi d’imparare queU
» l’arte andavano alla sua holtega, tra i quali, per dire de’ migliori, fu-
« rono Francesco d’Angiolo detto la Cecca, Baccio Pontelli, e Giuliano
» ed Antonio da Sangallo che, oltre essere stati buonissimi intagliatori
» di legname, riuscirono poi famosi architetti ed ingegneri.
» La prima cosa di legname che facesse il Francione, della quäle
» s abbia notizia, fu nel 1462 il coro di noce con intagli e lavori di com-
» messo per la chiesa deila Nunziata. Nell’anno dipoi riattö gli armadi
» della sagrestia di Santa Maria del Fiore, che fino dal 1440 (come di-
» cemmo) avevano lavorato Antonio Manetto e Angelo di Lazzero d’Arezzo,
» rimettendovi piü pezzi in certi compassi, e nettandoli tutti. Costrui
» ancora nel 1471 in compagnia di Giuliano da Maiano, e di Francesco
» di Domenico detto Monciatto, il nuovo coro di legname della detta
» chiesa, la cui forma si vede nella medaglia della Congiura de’Pazzi,
» intagliata da Antonio del Pollaiolo.
» Fra il 1477 e il 1478 lavorö nel Palazzo della Signoria di Firenze
» tutte le panche e spalliere del luogo che dicevasi segreto; quelle della
» Sala del Consiglio, e nel 1480 insieme al detto Giuliano la bellissima
» porta di legname di tarsia e d’intaglio della sala d’udienza. »
Delle molte e importanti opere architettoniche, per le quali andö
giustamente celebrato il Francione dai suoi concittadini, che nel 1488
lo posero al servizio del pubblieo come ingegnere e maestro di legname,
distesaniente ne seguita a parlare il chiarissimo Milanesi, e chiunque
avesse vaghezza di conoscere la natura di quelle puö consultare l’opera
da me citata, e dalla quäle ho fedelmente estratto quanto si riferiva a
questo valentuomo come intagliatore di legno.
(1) Yetli scrittura d’artisli italiani fotografata, 9a dispensa.