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Volltext: Relazioni dei giurati italiani sulla Esposizione Universale di Vienna del 1873: Fascicolo 7, Gruppo VIII. - Industria del legno. Id. - scultura in legno. [Gruppo] XIII. - Carozze

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GRUPP0 VIII. 
Infine il Manetto non andö soltanto celebre per i suoi lavori in legno, 
raa per essere stato un abilissimo architetto. Di fatti fu capomaestro della 
eupola e della lanterna di Santa Maria del Fiore e di Santo Spirito. 
Per tutto quanto riguarda le opere diverse architettoniche di questo 
valentuomo, da molti ignorato come intagliatore, puö riscontrarsi il Va- 
sari nella sua vita, e nelle illustrazioni fattevi dal Milanesi nella edizione 
Lemonnier del 1857. 
Un altro valentissimo artista fiorentino, rimasto lungamente quasi 
ignorato per grande ingiuria della fortuna si e Francesco di Giovanni 
di Francesco, il quäle per essere alto e eomplesso della persona fu detto 
il Francione, onde i suoi discendenti si chiamarono de’Francioni. — Il 
benemerito Milanesi, al quäle debbonsi in particolar modo le notizie rac- 
colte intorno a questo maestro di legname e architetto fiorentino, cosi si 
esprime Oh « Nacque nel 1428 in Firenze. La sua prima professione fu 
» il legnaiuolo ed il lavorare d’intagli e tarsia, nel quäle esercizio egli 
» si acquistö tanto credito, che molti giovani desiderosi d’imparare queU 
» l’arte andavano alla sua holtega, tra i quali, per dire de’ migliori, fu- 
« rono Francesco d’Angiolo detto la Cecca, Baccio Pontelli, e Giuliano 
» ed Antonio da Sangallo che, oltre essere stati buonissimi intagliatori 
» di legname, riuscirono poi famosi architetti ed ingegneri. 
» La prima cosa di legname che facesse il Francione, della quäle 
» s abbia notizia, fu nel 1462 il coro di noce con intagli e lavori di com- 
» messo per la chiesa deila Nunziata. Nell’anno dipoi riattö gli armadi 
» della sagrestia di Santa Maria del Fiore, che fino dal 1440 (come di- 
» cemmo) avevano lavorato Antonio Manetto e Angelo di Lazzero d’Arezzo, 
» rimettendovi piü pezzi in certi compassi, e nettandoli tutti. Costrui 
» ancora nel 1471 in compagnia di Giuliano da Maiano, e di Francesco 
» di Domenico detto Monciatto, il nuovo coro di legname della detta 
» chiesa, la cui forma si vede nella medaglia della Congiura de’Pazzi, 
» intagliata da Antonio del Pollaiolo. 
» Fra il 1477 e il 1478 lavorö nel Palazzo della Signoria di Firenze 
» tutte le panche e spalliere del luogo che dicevasi segreto; quelle della 
» Sala del Consiglio, e nel 1480 insieme al detto Giuliano la bellissima 
» porta di legname di tarsia e d’intaglio della sala d’udienza. » 
Delle molte e importanti opere architettoniche, per le quali andö 
giustamente celebrato il Francione dai suoi concittadini, che nel 1488 
lo posero al servizio del pubblieo come ingegnere e maestro di legname, 
distesaniente ne seguita a parlare il chiarissimo Milanesi, e chiunque 
avesse vaghezza di conoscere la natura di quelle puö consultare l’opera 
da me citata, e dalla quäle ho fedelmente estratto quanto si riferiva a 
questo valentuomo come intagliatore di legno. 
(1) Yetli scrittura d’artisli italiani fotografata, 9a dispensa.
	        
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