INDUSTRIA DEL LEGNO.
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Solo aggiungerö che egli pervenuto alla etü di 67 anni, rese 1 anima
al suo creatore sulla fine di luglio del 1495 e a cura dei figli Battista,
Tommaso e Lorenzo ebbe onorata sepoltura in birenze nella chiesa di
S. Michele Visdomini.
Fra gli scolari piü celebri che ebbe il Francione, le cronache del
tempo citano a buon diritto Francesco d’Angelo detto la Cecca, il quäle
nella sua giovinezza era buonissimo legnaiuolo, la quäl denominazione
allora s’intendeva nel senso il piü largo, cioe maestro e lavoratore di le-
gname d’ogni genere ed uso.
Molti furono i lavori eccellenti che egli fece, e tutti di una tale
bontä da meritargli di essere provvisionato in perpetuo dalla Signoria di
Firenze, per la quäle molto e bene operö.
Da una provvisione del 1 febbraio 1481 apparisce come egli eseguisse
le spalliere, le panche con cornicione, fregio, architrave, cornice morta
e tarsia nella sala dei settanta.
Fece inoltre molti ingegnosi ordegni e macchine da guerra ed assedio,
il carro della zecca, o della moneta, che fu distrutto con altri al tempo
del Governo Francese in Firenze, e mori all’assedio di Piancaldoli in etä
di 41 anno, come rilevasi dal seguente epitafiio conservatoci dal 4asaii,
posto sotto il suo ritratto in San Piero Scheraggio, ove ebbe onorata
sepoltura.
FaBRUM MAGISTER ClCCA
NATUS OPPIDIS, VEL OBSIDENDIS VEL TUENDIS, HIC JACET
VIXIT AN. XXXXI, MENS IV, DIES XIV
OBIIT PRO PATRIA TELO ICTUS
PIAE SORORES MONIMENTÜM FECERUNT MCCCCXCIX.
Tanto il ritratto quanto l’epigrafe andarono distrutti nelloöl quando
fu atterrata parte della chiesa nominata.
Altro distinto allievo del Francione fu Baccio Pintelli o Pontelli, il
quäle visse e abitö in Roma ai tempi di Sisto V, dal quäle fu grande
mente protetto.
Architetto valentissimo non sdegnö la primitiva arte dell intagho in
legno, che esercitö specialmente in Roma. In una chiesa di Urbino lavoro
alcune tarsie, delle quali non posso aflermare se esistano traccie. Dai do-
cumenti riportati dal Gaye apparisce aver egli fatti molti lavori nella
sala grande del palazzo della Signoria in Firenze, che piü non esistono
Cessö di vivere fra il 1490 e 1491.
Giuliano ed Antonio da Sangallo praticarono pure nella bottega del
Francione, e molto lavorarono di legname con quel loro valentissimo
maestro.
Giuliau nacque nel 1443 e dette splendido saggio della sua capacita.