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Volltext: Relazioni dei giurati italiani sulla Esposizione Universale di Vienna del 1873: Fascicolo 7, Gruppo VIII. - Industria del legno. Id. - scultura in legno. [Gruppo] XIII. - Carozze

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GRUPPO VIII. 
E quello che riesce singolarissimo si e che raentre in altra parte del- 
I’Italia settentrionale il gusto oltramontano grandemente pote sulla fantasia 
degli artefici andati a studio fuori d’Italia, nei Veneti chiamati a Vienna 
lo Stile alemanno, che sempre avevano sott’occhio, non fece mai dimenti- 
care il proprio, che sempre coltivarono ed ebbero in onore. 
E gli operai austriaci venuti a studio in Itulia seppero fare gran 
tesoro dei nostri modelli, e con grande sagacia e molto studio seppero 
applicarli alle loro architetture, alle loro sculture, alle loro decorazioni. 
E senza aver potuto mai raggiungere quella spontaneitä nei concetti, 
quella eleganza di disegno, quella semplicitä di linee, quella disinvolta 
maniera di esecuzione degli italiani, seppero perö grandemente profittare 
dell’esame dei nostri antichi capi lavori, per fare grandi e felici composi- 
zioni e per dare allo stile di ogni epoca il vero suo carattere, la sua naturale 
impronta. 
Il grande ed assiduo studio ha ottenuto loro questo grande vantaggio 
sugli italiani, che bisogna pur confessarlo, poco si curano, come dovreb- 
bero, di attendere scrupolosamente allo studio coscienzioso delle epoche. Ee 
composizioni italiane generalmente sono confuse; e non sempre bene ar- 
monizzano in tutte le loro parti, e la promiscuita degli stili soventi volte 
e cagione di questo difetto. 
Il Besarel puo dirsi uno fra i pochi intagliatori italiani che abbia 
inteso meglio degli altri la difficile maniera di comporre un insieme gran- 
dioso. Ed e per questo motivo che unanime e spontaneo fu il voto, che lo 
dichiarö degno dei diploma d’onore. 
Un altro valente scultore in legno che presentö notevolissimi lavori 
si fu il fiorentino Luigi Frullini, dei quäle ebbi luogo soventi volte di par- 
lare con encomio W. Egli pure concorse alla mondiale mostra Viennese 
con molti e svariati oggetti. Primeggiava fra questi un stupendo bassori- 
lievo rappresentante l’Aurora. La finezza di questo lavoro rivelava il buon 
gusto, e lo squisito sentire dell’autore, il quäle andö sempre celebrato per 
gli ornati sottilissimi, che richiamano alla mente gli splendidi intagli dei 
Barili, e degli altri celeberrimi Senesi, che furono la gloria dei secoli dei 
rinascimento dell’arte. 
Il Frullini sempre si distinse per la correttezza dei disegno, e per la 
maravigliosa esecuzione. 
Ogni qualvolta perö si dette a comporre oggetti grandios!, la loro 
composizione non riusci sempre la piii perfetta, e ehiaramente indicö, che 
egli sente piü il genere snello e grazioso delle piccole e minute forme, 
anziche il grandioso insieme dei colossali lavori. E di fatti il caminetto 
che presentö alla esposizione di Vienna, non ebbe dal giuri tutta quella 
(1) V«di Fraoccmirn : Opere citate.
	        
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