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Volltext: Relazioni dei giurati italiani sulla Esposizione Universale di Vienna del 1873: Fascicolo 7, Gruppo VIII. - Industria del legno. Id. - scultura in legno. [Gruppo] XIII. - Carozze

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GRUPPO VIII. 
curatissimo esame delle sue opere fatto da persone autorevolissime e com- 
petentissime. 
Grande soddisfazione debbe poi aver provato l’animo suo nel vedere 
acquistato dal Ministero della pubblica istruzione dell’Impero Austro-Un- 
garico il suo sorprendente bassorilievo rappresentante l’Aurora, per essere 
collocato come modello in un museo; e per vedere acquistati da altri mu- 
sei e da personaggi ragguardevoli la massima parte degli altri suoi lavori. 
Accordate queste due supreme onorificenze, il giuri prese in esame gli 
altri lavori della sezione, e unanimemente e con pieno plauso assegnü la 
medaglia del buon gusto alle venustissime cornici dcl senese Pasquale 
Leoncini, professore di ornato e plastica nella scuola preparatoria d’intaglio 
ed altre arti professionali in Firenze. 
Ammirö grandemente la purezza del disegno, la correttezza della forma, 
l’eleganza degli ornati, la disinvollura e linitezza della esecuzione, e la bel- 
lissima composizione di quelle stupende cornici. Lamento non aver potuto 
ammirare altri lavori di questo modesto quanto celebratissimo artista, il 
quäle ha pochi che lo superino nella valentia del disegno. 
Fu generale il rammarico di non potere avere sott’occhio il bassori 
lievo esprimente lo svenimento di S. Caterina, e la elegantissima cornice 
che lo rinchiude, dei quali aveva spedito la fotografia. Il fortunato pos- 
sessore di quel classico lavoro, che e il signor Pietro Peraccini di Siena; 
fu inflessibile alle preghiere di chi glieli richiese per esporre a Vienna , 
ma quando si possiede un tesoro di arte come quello, bene scusabile si e 
la gelosa cura che si ha nel custodirlo. 
Il Leoncini non si e mai lasciato abbagliare dai grandi guadagni, che 
gli procurerebbe un vasto laboratorio. Egli si e sempre mantenuto nella 
sua modesta abitazione ove lavora con un suo figliuoletto, e pochi allievi, 
e rari souo i lavori, ma sempre perfettissimi che escono da tale umile Studio. 
Il Leoncini ama l’arte per l’arte; si contenta di condurre una vita 
modesta, ed ha immensa compiacenza di ammaestrare piü che di fare. 
Procura agli altri quelle opportunitä di larghi guadagni, che egli ha co- 
stantemente avuti in non cale. 
Piü unico, che raro, ai giorni nostri, egli vive ritiratissimo. non cerca 
commissioni; accetta di buon grado quelle che gli vengono Offerte e le 
eseguisce con la piü rigorosa esattezza; intende gli elogi che da ogni parte 
riscuotono i suoi lavori quando escono dalle sue mani, ma non sale in 
superbia per questo. 
Niente invidioso dell’altrui fortuna, sa contentarsi dell’aurea medio- 
critä delle sue risorse, e l’alito infuocato dell’ambizione non disturba mai 
la serenitä della sua vita onorata e tranquilla. 
Antico ammiratore di tante virtü, sento compiacenza estrema nel ren- 
dere questo tributo di giustissima stima a questo onorandissimo artista, 
che ho la soddisfazione di aver proposto all’insegnamento di una scuola da
	        
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