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GRUPPO VIII. — SCULTURA IN LEGNO.
rapporti di proporzione esistenti nel vero, se e cosa desiderabile, non e per
altro sempre e del tutto possibile. Fra un Leone o un Ippogrifo e gli
augelletti che introducono la vita nelle varie invenzioni deH’ornato non
poträ, ad esempio, esistere rapporto reale di proporzione, e dipenderä solo
dal senno dell’artista se non li porrä a rafFronto in uno stesso fregio ,
in uno istesso candelabro. Ma ben altre che queste dissimulate e quindi
poco avvertite sproporzioni sono quelle che resultano dalla introduzione
di figure grandi al vero o poco meno : ed e appunto perche la sconcor-
danza viene allora inevitabilmente avvertita che i canoni del buon gusto
non possono a meno di non condannarla.
Altro motivo per escludere dall’arte dell’ intaglio le figure in grande
proporzione lo si rinviene nella qualitü stessa della materia. II legno, e
segnatamente quello generalmente adoperato, il legno di noce e, colle sue
macchie e venature, una materia infelicissima ogni quäl volta si debba
prestare all’opera scultoria, invadendo i canipo della statuaria. Si sa, per
poco una macchia si rinvenga nel blocco di marmo posto in opera dallo
scultore, o questi con sagrifizio grande lo esclude, o l’opera sua ne e de-
turpata.
Se mal non mi appongo molti e di varia indole sono adunque gli
argomenti che consigliano 1’ artefice intagliatore a non dare alla figura
sia coll’impiego ch’egli ne fa, sia colle sue eccessive proporzioni, una im-
portanza soverchia. Che alcuni dei nostri piü valenti artefici sieno talora
caduti in questo errore duolmi esser costretto a confessarlo. Ma il cömpito
mio non era gia quello di enumerare i molti pregi che valsero ai nostri
scultori in legno il plauso universale alia mostra di Vienna: la lode non
e il frutto piü nutritivo e piü sano che sia da ritrarsi da cotesti solenni
certami dell’arte e dell’industria. Il cömpito mio era bensi quello d’inda-
gire se in mezzo alle taute ragioni di nazionale compiacimento, potevasi
in quella sorgente di utili raffronti aüingere qua e lä nozioni e consigli,
esempi e avvertimenti.
Quanto e come vi sia riuscito non so. So che presi la penna animato
da un solo pensiero, quello del debito che incombe ad ogni artista di porre
in comune, e per ciö che puö valere, la propria quota di nozioni rac-
colte e di accumuiata esperienza.