CARROZZE. OJ
senza mantice nel genere delle americane, di forma graziosissima, leggera,
fatta proprio a modo, per cui trovö subito un compratore fra gli accorrenti
alla esposizione; poseia una diligenza inglese Stage-Coach fatta di com-
missione pel conte M.« di Bologna. 11 Locati volle mantenere il noto ca-
rattere del drcuj inglese, rendendolo per altro di un uso che vorrei dire
piü nazionale. Riflettendo che in Italia lo Stage non e punto usato per
viaggiare — e ben di rado per la caccia — mentre invece serve per le
brevi gite di campagna, pensö di mutare la cassa di berlina in cassa di
landau. Evidente il vantaggio di trasformare la diligenza in comodissimo
break per le signore, quando la comitiva e meno numerosa; ma gli in-
telligenti capiranno di volo quanta fatica e quanto tempo sieno occorsi per
concertare ogni parle di questo ingegnoso trovato del Locati. Il sig. Ehrler
competentissimo fra i giudici, mi disse, osservando la semplicita della
combinazione: « Ce fabricant meriterait un grand prix rien que pour
» avoir resolu un pareil probleme. Je sais quel casse-tete cela a du etre
» pour lui ». Ed in vero ci volle tempo e studio per disporre le cose in
tal modo che i mantici potessero facilmente aprirsi e chiudersi, permet-
tendo ai sedili lor sovrapposti di ripiegarsi nei vani conservati, senza per
ciö allungare il passo del carro e mantenendo la forma inglese.
Il landau di gala a 12 molle era certamente fra le carrozze d’Italia
quella che maggiormente attirava l’attenzione di tutti. Kon starö a farne
una minuta descrizione; perü debbo notare come sia riuscito perfettoper
eleo-anza e benissimo disposto in ordine ai vari servigi cui e destinato
Per gran gala venne fornito di una ricchissima gualdrappa a cascata
(housse), di 2 gran fanali e del montatoio posteriore per la livrea; pel
servizio usuale e munito dei due sedili e di due piü semplici lanterne;
per la Daumont ha il gran parafanghe anteriore che nulla toglie alla
bellezza delle linee, belle per leggerezza e semplicita. La sobneta del-
l’ornato; le buone proporzioni dell’insieme e di ogni singolo pezzo; la
flnitezza del lavoro interamente compiuto a Torino (eccetto gli stemmi
imperiali di bronzo dorato) sono pregi non comuni e che avrebbero po-
tuto far ottenere al Locati una maggior distinzione.
I giurati tenendo in gran conto la importanza e la antichiti delle
manifatture, votarono soltanto 2 diplomi d’onore alle case Marius di
Vienna e Binder di Parigi. Chi scrive crede che quei due criterii non
debbano essere assoluti per giudicare della produzione di un esponente
(tanto piü quando abbia speciali meriti come il Locati, inventore e co-
struttore delle carrozze d’ambidanza tanto lodate nel gruppo XVI), laonde
amo far qui singolari elogi di un industriale che — fornito di lodcvole
iniziativa, cli instancabile operositä, di intelligente solerzia — riusci a cre-
scere riputazione ai prodotti italiani a segno di esportarne in Isvizzera ,
Francia, Spagna ed America , dopo di aver chiuse le nostre porte alla
estranea esportazione.