JNDUSTRIA DEL FERRO. 103
di legna; mentre con la pudellatura e bollitura Siemens, tale consumo si
riduce a circa 4,000 chilogrammi di legna.
All’estero, dove le officine sono situate in prossimitä dei bacini carboniferi,
importando piü aver il combustibile a buon mercato che non la forza mo-
trice gratuita, il sistema Siemens non si estese nelle ferriere quanto nelle
vetrerie, poiche le flamme perdute dei forni di pudellatura e bollitura ordi-
narj somministrano il vapore necessario ad animare i meccanismi destinati
alla lavorazione dei ferro.
La pudellatura ordinaria presenta difficolta pratiche con le quali hanno
da lottare specialmente gli stabilimenti isolati, quelli cioe che non sono in un
centro d’industria siderurgica. Tali difficolta consistono nel procacciarsi buone
maestranze, essendo penoso e difficile il mestiere di pudellatore per la molestia
che risente l’operajo durante il lavoro a cagione della temperatura eccessiva cui
eesposto, e per la difficolta di aver prodotti uniformi, difficolta dipendente non
solo dalla maggiore o minor perizia dell’operajo ma dalla natura stessa dei
metodo, poiche non e quasi possibile di evitare una differenza di qualitä tra
il primo e l’ultimo massello che si estrae dal forno. I grandi stabilimenti rime-
diano in parte a questi inconvenienti con una cernita accuratissima di tutte
le sbarre di ferro pudellato, e con eccitare gli operaj mediante premj a cu
rare la buona qualitä dei prodotti; ma e evidente che la necessitä di disporre
di operaj abilissimi e capaci di resistere alle fatiche della pudellatura ordi
naria e cagione di un aumento di salario in una misura eccessiva e rende
sempre piü pericolosi gli scioperi, finchü gli stabilimenti non sieno in grado
di ricorrere a mezzi meccanici di sicura efficacia per operare 1’ affinazione
delle ghise.
II processo Danks rimedia ai sovracitati inconvenienti, ed inollre dä il
mezzo di far passare nelle seorie parte dei fosforo contenuto nella ghisa ado-
perata per la pudellatura.
Tale processo consiste nell’affinare la ghisa in una stufa girevole, la cui
rotazione produce il rimescolamento delle materie entrostanti, mentre col ca-
ricare minerale (perossido di ferro possibilmente puro) insieme con la ghisa
si provvede Tossigeno necessario alla decarburazione.
Non deseriverö il forno Danks di cui sono pubblicati i disegni nelle
principali Riviste.
La difficolta che si e incontrata nel mettere in pratica questo sistema con
siste nel trovare una materia atta a formare la camicia interna della stufa
girevole. Le argille refrattarie fuiono in vano tentate da parecchi industriali
inglesi. Ma il Danks superö tutte le difficolta coli’ impiego di minerale di
ferro puro, allo stato di ematitft contenente appena tracce di quarzo; il quäle
minerale viene ridotto in polvere e quindi impastato con una piccola quan-
titä di calce diluita nell’acqua. La proporzione consiste in 4,508 chilogrammi
di ematite pura con 231 chilogrammi di calce. E d’uopo che il minerale non
contenga acqua chimicamente combinata col perossido di ferro, altrimenti
la camicia si screpolerebbe sotto l'azione dei calore per lo svolgimento dei
vapore acqueo.
Formata la camicia ed essiccatala con fuoco lento, e d’uopo rassodarla