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Officiiia di Teniits (Austria). — Questa officina di recente fondazione ha
per unico oggetto Ia fabbricazione dell’acciajo Bessemer. Essa converte pure
in acciajo col sistema Martin i rottami della propria fabbricazione Bessemer-
Essa possiede sei batterie di convertitori, ognuna delle quali e composta
di due convertitori. La produzione annua monta a 42,000 tonnellate, e puo
quindi ritenersi come una delle piü considerevoli paragonata con quella di
altre officine Bessemer del Continente.
Ogni convertitore riceve per carica:
Ghisa inglese da ematiti chilog. 3. 080
Ghisa di Kronstadt » 740
Ghisa di Schweehat procedente dalla fusione di
minerali spatici di Stiria (Eisenerz) » 1.120
Cascami d’acciajo » 560
Totale chilog. .5. 500
Finita l’affinazione, vi si aggiunge:
Ghisa speculare (Spiegeleisen) » 308
Impiego totale di ghisa per operazione chilog. 5. 808
La ghisa viene fusa in forni Siemens, nei quali si consumano 30 chilo-
grammi di lignite per 100 chilogrammi di ghisa fusa. Ogni batteria di con
vertitori fa 15 operazioni Bessemer al giorno, cd il calo e del 12 per cento.
Ogni batteria tiene impiegati 50 operai per turno di 12 ore.
Ecco ora in che modo si fa ciascuna operazione.
La ghisa fusa nel forno Siemens ad alta temperatura si fa colare, per
mezzo di canali rivestiti di materia refrattaria, nel convertitore che si tiene
inclinato durante il tempo in cui esso riceve il metallo liquido; quindi co-
mincia 1’injezione del vento alla pressione di metri 0,82 di mercurio, e si
rialza simultaneamente il convertitore.
Durante i primi sei minuti, non esce fiamma dalla bocca del convertitore,
ma si vede solamente un fascio di scintille; dopo i sei minuti, comincia qual-
che fiammella, e all’undecimo minuto si scorge una fiamma bianca opaca che
abbraccia tutta la bocca del convertitore. Questa fiamma si allunga e diventa
sempre piü abbagliante. Guardando collo spettroscopio si vedono delle riglie
verdi e rosse che vanno man mano diminuendo d’ intensitä fino alla fine del-
1’operazione caratterizzata dalla presenza di sole righe gialle, caratteristiche
del ferro, come pure da un simultaneo accorciamento della fiamma che diventa
trasparente. L’operazione intera cui ho assistito durö 23 minuti.
L’associazione delle ghise silicifere inglesi e delle ghise manganesifere di
Schwechat nella carica, in quelle proporzioni che abbiamo superiormente
indieate, assicura la riescita del processo. In fatti, la combustione del silicio
sviluppa 7,000 calorie, per ogni chilogramma di silicio bruciato; le quali re-
stano nella massa mantenendola ad altissima temperatura, laddove le calorie
sviluppate dalla combustione del carbonio sfuggono in gran parte nell’atmo-
sfera. Il manganese ha pure le stesse favorevoli proprieta del silicio, di fornire
un corpo solido nella sua combustione. Non ne conosciamo perö ancora il
potere calorifico.