GRUPPO I.
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semplicemente di un manicotto di legno avente ad una delle sue basi una'ma-
drevite fissa nella quäle si muove un’asta filettata, alla cui estremitä e mon-
tato il trapano. A mezzo di una leva a manubrio, che si applica alla parte
superiore dell’asta filettata, l’operaio le imprime un movimento di rotazione
ed avanzamento. In eomplesso questa perforatrice agisce al modo della
trivella dei falegnatni. Ma occorre che il manicotto di legno sia solidamente
appoggiato alle pareti delle gallerie, per cui non puö servire nei lavori a
cielo aperto, e neppure nelle rocce molto dux - e. E adoperata nelle miniere
di Blanzy.
Per quanto ben combinate le due perforatrici suaccennate partecipano
degli inconvenienti di tutte le altre a mano, nelle quali una parte conside-
revole del lavoro viene consumato per vincere gli attriti dei vari congegni
deH’apparecchio.
Perforalrice De la Roche Tolaij 0). — E una macchina che agisce per
pressione idraulica. Consta di un cilindro nel quäle vi e uno stantuflb di
bronzo la cui asta porta il perforatore. La parte posteriore dello stantuffb
comunica mediante un robinetto col serbatoio dell’acqua premente, ed in tal
modo il perforatore e sollecitato contro la roccia. Quando si vuole sospendere
o regolare la pressione del perforatore basta chiudere piü o meno il robi
netto di uscita dell’acqua alla parte anteriore del cilindro e aprire la
comunieazione di tal parte col serbatoio dell’ acqua premente affine di pro-
durre una eontropressione opportuna. 11 movimento di rotazione e dato da
una macchina a parte che e il motore a pressione d’ acqua di Perret.
Questo consiste essenzialmente in un cilindro piü. piccolo montato sul cilindro
principale; in esso la pressione dell’acqua, eon un giuoco analogo a quello
delle macchine a vapore, fa muovere uno stantufib che produce il movimento
rotatorio di un albero, dal quäle mediante ruote dentate coniche si tras-
mette la rotazione al perforatore. L’asta dello stantuflb che porta il perfora
tore ed il perforatore stesso, sono vuoti internamente e per un forellino aperto
sulla faccia posteriore di quello arriva continuamente e con una pressione
considerevole, acqua sul trapano per rinfrescarlo ed esportare le materie
disaggregate. Il trapano non e altro che 1 ’ anello a diamanti di Leschot
composto di un piccolo cilindro vuoto che si congiunge all’asta del perforatore
con un meccanismo analogo a quello che fissa la baionetta sulla canna
dei fucili. L’altra estremitä dell’anello e armato di 6 od 8 diamanti neri
incassati nel suo contorno, ma in modo che sopravanzano leggermente nell’in-
terno dell’anello e sono tangenti alla sua superficie esterna. Questa disposi-
zione dei diamanti permette il facile arrivo dell’acqua al fondo del foro,
condizione necessaria per evitare il riscaldamento e scacciare la polvere pro-
dotta dalla disgregazione della roccia. La pressione dell’ acqua che agisce in
questa macchina puö arrivare fino a 12 atmosfere, ma generalmente non
occorre, e solo la metü e largamente sufficiente. L’anello perforatore Leschot
costa circa 200 lire, e puö fare mediamente 200 metri di lunghezza di foro,
e rivendersi ancora a 100 lire, quando i diamanti sono troppo usati e non
possono ulteriormente servire. L’apparecchio motore costa circa 2500 lire,
(1) The Engineer, 1871-393.