MOPiTANISTICA E FUCIAE.
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danti iorze motrici naturali, volendo ottenere aria a pressioni elevate, cioe
a 4 e piü atmosfere, puö essere conveniente adottare i compressori a tromba;
ma per pressioni basse tornano sempre piü vantaggiosi i compressori pneu-
matici. E siccome le perforatrici che meglio utilizzano la forza motrice sono
quelle a bassa pressione, quando lo scopo della compressione sia unicamente
l’esercizio delle perforatrici, i compressori pneumatici meritano generalmente
la preferenza, ma si doyranno scegliere per lo piü i compressori a tromba quando
l’ariadebba anche servire ad altri usi, come al movimento di pompe d’edu-
zione, all’estrazione sotterranea, alla ventilazione, oppure quando le condotte
debbano avere considerevole sviluppo.
Perforatrici a percussione e ad aria compressa.
Colle nozioni precedenti si spiega facilmente come il problema della per-
forazione meccanica delle rocce non fosse mai stato posto in termini razio-
nali prima che gli autori del traforo del Genisio volgessero al medesimo la
loro attenzione. I pochi tentativi fatti anteriormente non potevano dare ri-
sultati soddisfacenti, sopratutto perche non era stato ancora trovato il motore
che meglio si presta a tale layoro ed e applicabile alla generalitü dei casi.
CcEiui storict ctnllc perforatrici a pcrcnssionc. — Si discute
ancora oggidi a chi appartenga il merito della grande opera del traforo del
Genisio che fu si feconda di utili risultati. Ma questa, come le altre simili
eonquiste del genio umano, non puö attribuirsi al merito di un solo sibbene
al concorso di menti diverse le quali o prepararono gli elementi o seppero com-
binarli per la soluzione del problema.
Non v’ha dubbio che 1’idea dell’applicazione dell’aria fortemente com
pressa alla ventilazione ed al movimento delle perforatrici le quali dove-
vano praticare i! gran tunnel, fu del Colladon di Ginevra; ma egli non in-
dicö il sistema pratico per una tale applicazione. Un metodo per ottenere
l’aria compressa era giü stato proposto dal Piatti di Milano, ma con un ap-
parecchio talmente difettoso che col medesimo non si sarebbe mai raggiunto
lo scopo. Cosi pure il Bartlett, ingegnere deü’antica ferrovia Vittorio Emanuele,
aveva inventato una perforatrice in cui lo scalpelio era mosso dall’ aria com
pressa, ma la compressione dell’aria era ad ogni colpo determinata nel cilindro
mediante un altro stantutfo comandato da una macchina a vapore connessa al
cilindro stesso, e quindi per le considerazioni giü svolte non se ne sarebbe
evidentemente potuto fare 1’applicazione nelle condizioni di cui si trattava.
Fu il Sommeiller che mediante l’invenzione del compressore a colonna e poi
a tromba, disposti in modo affatto nuovo, e della perforatrice la quäle poteva
essere tenuta in movimento direttamente coli’aria compressa portata sul luogo
del lavoro mediante tubi di condotta, rese praticamente possibile la perfora-
zione della roccia colla necessaria rapiditü e la buona ventilazione della gal-
leria, provocata dall’aria uscente dalle perforatrici e con opportuni getti
iniettata espressamente. Gli studi del Sommeiller possono dunque essere slati